VOLIERA

Il Forum di discussione sui canarini e sulle sue variazioni

Moderatore: Max585

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pol91
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VOLIERA

Messaggio da pol91 »

PARTIAMO DAL FATTO CHE LO SPAZIO è MOLTO PIU GRANDE DI UNA VOLIERA...IN CAMPAGNA HO COSTRUITO UNA CASETTA GRANDE..DOVE VORREI METTERCI I MIEI CANARINI..VORREI SAPERE SE POSSO METTERE PIU SOGGETTI DI DIVERSE RAZZE (NON MI INTERESSSA IL COLORE OTTENUTO) E MI HANNO DETTO DI METTERE SEMPRE PIU FEMMINE CHE MASCHI. OPPURE AVEVO PENSATO DI METTERE SOLO SOGGETTI TENDENTI AL ROSSO..TIPO IL MOSAICO IL BRINATO E L'INTENSO..KE NE DITE??


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Scamark65
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Re: VOLIERA

Messaggio da Scamark65 »

pol91 ha scritto:PARTIAMO DAL FATTO CHE LO SPAZIO è MOLTO PIU GRANDE DI UNA VOLIERA...IN CAMPAGNA HO COSTRUITO UNA CASETTA GRANDE..DOVE VORREI METTERCI I MIEI CANARINI..VORREI SAPERE SE POSSO METTERE PIU SOGGETTI DI DIVERSE RAZZE (NON MI INTERESSSA IL COLORE OTTENUTO) E MI HANNO DETTO DI METTERE SEMPRE PIU FEMMINE CHE MASCHI. OPPURE AVEVO PENSATO DI METTERE SOLO SOGGETTI TENDENTI AL ROSSO..TIPO IL MOSAICO IL BRINATO E L'INTENSO..KE NE DITE??
Se non hai fini espositivi puoi metterne quanti ne vuoi, dipende ovviamente dalla grandezza della casetta/voliera.
In genere per evitare litigi nella scelta del nido è preferibile metterne qualcuno (in zone diverse della voliera) in più rispetto al numero delle femmine.

Tendenti al rosso ok, ma voglio precisare che il mosaico non esiste solo tendente al rosso.
Per quanto concerne l'accoppiamento dei canarini melaninici e lipocromici, brinato ed intenso è l'accoppiamento consigliato, per evitare difetti del piumaggio.
Ciao, Marco R.



Siete quì con la soluzione o fate parte del problema ?

Profilo Facebook: Marco Svenskboy
charles4ever
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Re: VOLIERA

Messaggio da charles4ever »

Mi dispiace infrangere un mito, ma le voliere non sono affatto, per gli ospiti che vi vivono dentro, dei luoghi deliziosi, ma, paragonandoli ad esperienze umane, delle carceri spaziose.
I profani, di solito, pensano che dare ad uccelli in grado di volare uno spazio vasto sia il loro ideale. Non è assolutamente così. Le voliere vengono utilizzate anche dagli esperti, ma con finalità particolari, in pratica se ne fa un uso squisitamente tecnico.

Se in una voliera si introducesse un maschio con al massimo un paio di femmine, questo sarebbe sicuramente un passo avanti rispetto ad una gabbia, ma le convivenze forzate non sono mai gradite da chi le subisce, quindi due coppie sarebbero invece già troppe. In voliera non si ha nessun controllo delle deposizioni, quindi, non potendo levare le uova, i pulcini nascono sfasati, e si ha un'elevata mortalità; spesso le femmine si distruggono i nidi a vicenda, i maschi vorrebbero invece possedere sempre un numero di femmine molto alto, a discapito degli altri, e così via. Non è possibile neppure operare alcun tipo di selezione, quindi soggetti nati in voliera sono spesso scarti. Molti soggetti restano vittime di serpenti, topi, ratti, donnole, di parassiti come acaro rosso (praticamente sempre), acaro grigio, zanzare, pappataci, e delle malattie da questi veicolate (diftero-vaiolo, malattie gastro-intestinali ecc. ecc.)
Presa coscienza di tutte le problematiche connesse con la voliera, se si volesse comunque procedere in questa direzione, suggerisco di progettare molto bene la voliera prima, in modo da impedire a quanti più possibile ospiti indesiderati di entrare e starsene invece fuori dai piedi. Poi introdurrei tutti soggetti compatibili, cioè accoppiamenti in cui ogni maschio possa essere intercambiabile con gli altri (es: tre maschi rossi intensi e sei femmine rosse brinate). Non supererei il numero di tre maschi, dando invece cinque - sei femmine. Metterei molti più nidi della somma delle femmine, sia nella parte alta, sia a metà, e anche qualche nido in basso. Poi opererei cicli di disinfestazione ravvicinati nella stagione estiva e primaverile (ogni settimana un trattamento alle superfici ed alle suppellettili con Permetral ed un trattamento con Frontline a tutti i soggetti, con goccia scapolare, ogni 20 giorni.
In ogni caso, la mortalità rischia di essere alta e le soddisfazioni basse.

Charles.
Giulio G.
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Re: VOLIERA

Messaggio da Giulio G. »

pol91 ha scritto:PARTIAMO DAL FATTO CHE LO SPAZIO è MOLTO PIU GRANDE DI UNA VOLIERA...IN CAMPAGNA HO COSTRUITO UNA CASETTA GRANDE..DOVE VORREI METTERCI I MIEI CANARINI..VORREI SAPERE SE POSSO METTERE PIU SOGGETTI DI DIVERSE RAZZE (NON MI INTERESSSA IL COLORE OTTENUTO) E MI HANNO DETTO DI METTERE SEMPRE PIU FEMMINE CHE MASCHI. OPPURE AVEVO PENSATO DI METTERE SOLO SOGGETTI TENDENTI AL ROSSO..TIPO IL MOSAICO IL BRINATO E L'INTENSO..KE NE DITE??
Ciao Pol91, per cortesia, non scrivere in stampatello, sul web equivale ad urlare. Grazie.
Ciao.Giulio G.


Piano piano,senza fretta,un passo alla volta.
Giulio G.
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Re: VOLIERA

Messaggio da Giulio G. »

Ben detto, Charles4ever!!
Un mio amico, ha sperimentato per alcuni anni l'accoppiamento in voliera interna, per capirci, quelle che poi riempiva di novelli.
Metteva 3/4/5 femmine con un maschio, canarini con colori compatibili, più nidi, ecc... ma i risultati erano sullo scarso, i nidi da "3" erano rari.
Servirebbero troppi se, se le femmine non litigano, se il maschio le copre tutte, se nessuna femmina disfa gli altri nidi, ecc...
Utilizzava le femmine di "riserva", visto che faceva un grande numero di coppie.
Ciao.Giulio G.


Piano piano,senza fretta,un passo alla volta.
cobfields
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Re: VOLIERA

Messaggio da cobfields »

charles4ever ha scritto:Mi dispiace infrangere un mito, ma le voliere non sono affatto, per gli ospiti che vi vivono dentro, dei luoghi deliziosi, ma, paragonandoli ad esperienze umane, delle carceri spaziose.
I profani, di solito, pensano che dare ad uccelli in grado di volare uno spazio vasto sia il loro ideale. Non è assolutamente così. Le voliere vengono utilizzate anche dagli esperti, ma con finalità particolari, in pratica se ne fa un uso squisitamente tecnico.
Che tipo di uso, più precisamente? Comunque che siano delle carceri non so. Hanno il senso della prigionia, gli uccelli? Vivere un ambiente come un carcere vuol dire soffrire fondamentalmente della limitazione di spazio. In questo caso è logico che minore è lo spazio, maggiore la sofferenza, a parità di condizioni.
Se in una voliera si introducesse un maschio con al massimo un paio di femmine, questo sarebbe sicuramente un passo avanti rispetto ad una gabbia, ma le convivenze forzate non sono mai gradite da chi le subisce, quindi due coppie sarebbero invece già troppe. In voliera non si ha nessun controllo delle deposizioni, quindi, non potendo levare le uova, i pulcini nascono sfasati, e si ha un'elevata mortalità; spesso le femmine si distruggono i nidi a vicenda, i maschi vorrebbero invece possedere sempre un numero di femmine molto alto, a discapito degli altri, e così via. Non è possibile neppure operare alcun tipo di selezione, quindi soggetti nati in voliera sono spesso scarti. Molti soggetti restano vittime di serpenti, topi, ratti, donnole, di parassiti come acaro rosso (praticamente sempre), acaro grigio, zanzare, pappataci, e delle malattie da questi veicolate (diftero-vaiolo, malattie gastro-intestinali ecc. ecc.)
Presa coscienza di tutte le problematiche connesse con la voliera, se si volesse comunque procedere in questa direzione, suggerisco di progettare molto bene la voliera prima, in modo da impedire a quanti più possibile ospiti indesiderati di entrare e starsene invece fuori dai piedi. Poi introdurrei tutti soggetti compatibili, cioè accoppiamenti in cui ogni maschio possa essere intercambiabile con gli altri (es: tre maschi rossi intensi e sei femmine rosse brinate). Non supererei il numero di tre maschi, dando invece cinque - sei femmine. Metterei molti più nidi della somma delle femmine, sia nella parte alta, sia a metà, e anche qualche nido in basso. Poi opererei cicli di disinfestazione ravvicinati nella stagione estiva e primaverile (ogni settimana un trattamento alle superfici ed alle suppellettili con Permetral ed un trattamento con Frontline a tutti i soggetti, con goccia scapolare, ogni 20 giorni.
In ogni caso, la mortalità rischia di essere alta e le soddisfazioni basse.

Charles.
Personalmente, allevando in voliera, posso dire di non essere interessato a tutta la situazione cromatica, la distinzione fra uccelli buoni e scarti per me non significa nulla e le esposizioni mi inquietano.
Parlando di salute invece, io allevo sei canarini in voliera esterna. La pulizia è frequente e finora come prevenzione dagli acari ho usato il neoforactil spray in giro per i posatoi, nidi e tutto il resto togliendo il cibo e l'acqua e poi rimettendoceli dopo aver fatto un po' arieggiare, come mi avevano consigliato al negozio. Mi sembra di aver capito qui sul forum che il neoforactil serve a poco e niente, e pier lorenzo m'ha consigliato il permetal, che sto cercando di procurarmi. Nel frattempo uso solo un disinfettante apposito per voliere e locali d'allevamento in generale. Tutto questo te lo sto dicendo per chiederti il tuo parere.

Il pericolo bisce, gazze, ratti e licantropi credo sia scongiurato perché sto in città e abito in un condominio, la voliera è posizionata in un balcone/terrazzo abbastanza largo al secondo piano. Rispetto alla campagna spero che diminuisca anche il rischio acari.
Ora, premetto che l'anno scorso mi sono ritrovato ad avere una coppia in casa (che poi ha fatto le cove e ha tirato fuori altri quattro canarini) in una di quelle orrende gabbiette verticali ornamentali, presa da mia madre perché mio fratellino voleva l'animaletto e il cane era troppo impegnativo, quindi per soddisfargli questa voglia ha preso 'ste povere bestiole non avendo neanche una vaga idea di come tenerle ma non preoccupandosene nemmeno di sfuggita perché "oh, tanto so' uccellini, più che dargli da mangiare e pulire la gabbia che vuoi fa'". Li ha trattati in maniera quasi criminale, ovviamente non per cattiveria quanto per superficialità (per usare un eufemismo) e ho cominciato ad occuparmene io, perché anche se non mi piaceva l'idea di allevare uccelli s'è rivelato necessario, data l'incapacità totale di mia madre la e propensione inesistente a preoccuparsi delle esigenze degli animali che si prende la briga di acquistare.

Quando i due hanno cominciato a riprodursi abbiamo preso una gabbia più grande, non ero propenso a venderli. Erano tutti assieme, lo spazio troppo limitato e difficoltà pratiche ce n'erano anche per noi dato che stavo cominciando a preoccuparmi del fotoperiodo, i rumori e tutto il resto, e i canarini non avevano un locale apposito. Quindi ho fatto 'sta voliera esterna in un balcone largo ma inutilizzato perché in un lato scomodo della casa, e ce li ho portati a primavera, quando l'adattamento era privo di shock climatici.
Devo dire che stanno vistosamente meglio. Forse avrò difficoltà alla prossima primavera, quando vorranno riprodursi. Cercherò di prendere le dovute misure.
A ogni modo, è un dato di fatto che se ben tenuti, i canarini in voliera possono vivere soddisfatti per molti anni, e a parità di condizioni (come affermi anche tu) la voliera è meglio della gabbia. Solo che le condizioni sono chiaramente un po' più difficili da gestire, nella voliera. Credo che sia un'ottima soluzione quella di chi li tiene in colonie nella voliera e poi nel periodo delle cove si fa le coppie nelle gabbie. Io non ne ho gli strumenti, sia dal punto di vista pratico che economico, che della "passione".
charles4ever
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Re: VOLIERA

Messaggio da charles4ever »

Io ho solo esposto le problematiche che, per esperienza, so che chi gestisce una voliera spesso nemmeno immagina. Detto questo, e preso atto della relativa competenza, vorrei però precisare un paio di cose.

Intanto, per un volatile come il canarino, non ha la minima importanza vivere in una voliera o in una gabbia accogliente (dico accogliente, non una gabbia da scemo tipo pagoda, o torre di Pisa, o 12 cm. X 12 cm. X 18 cm.), perché il fondamentale bisogno che ha un canarino è avere un territorio per riprodursi. Quindi una gabbia da cova (ad andamento ORIZZONTALE) viene di solito preferita ed i volatili stanno quasi sempre anche meglio fisicamente.

L'uso "tecnico" delle voliere è invece riservato alla crescita ed alla muta dei novelli, che, durante i primi tre - quattro mesi di vita non hanno pretese territoriali, si fanno un po' di muscoli, ed imparano anche un po' a convivere, cosa che ridurrà problemi riproduttivi dati da intolleranza "sociale". Inoltre, a volte, si rende necessario l'uso di voliere per allevare specie di esotici o di silvani non ancora molto addomesticati, oppure per favorire ibridazioni tra i medesimi. Però si parla di voliere non certo di tipo ornamentale, ma voliere di grandi o grandissime dimensioni, alberate, con prato naturale e la riproduzione di un corso d'acqua. Ovviamente le reti sono a maglie fitte, e si devono poter predisporre fogli antigrandine. Ho visto anche voliere di 45 m. di lunghezza. E spesso, dentro tali voliere, vi è una coppia o poco più.

E' apparente molto nobile e distaccato il pensiero dell'irrilevanza coloristica dei canarini allevati, ma è più semplice poter avere soggetti, se non campioni, perlomeno "di razza". Alla lunga, anche in voliere molto grandi (e non penso sia il caso di una voliera sul terrazzo) si arriva al massimo di ospiti possibile. Quindi la strada è la cessione ad altri appassionati. Ma nessuno vuole più dei chiazzati arancione. Meglio allora ripiegare sui Fife, ad esempio, che non hanno problemi di pezzatura.

Sull'inquietante fenomeno delle esposizioni, ognuno la pensi come vuole, ma, per un allevatore che abbia necessità di valutare il proprio stock, non vi è alcuna alternativa. E vi sono persone con grande esperienza e grande capacità le quali amano dedicarsi a razze estremamente delicate e difficili, dove solo il sottoporsi all'attento esame di giudici, oltre alle valutazioni proprie, può rendere merito al ceppo che si alleva. Stesso discorso per difficili ibridazioni. Poi si può ritenere che allevare Gibber Italicus sia anche raccapricciante, ma per fortuna vi sono ancora alternative di pensiero.

Charles.
cobfields
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Iscritto il: 26 novembre 2011, 17:20

Re: VOLIERA

Messaggio da cobfields »

Più che considerare nobile il disinteresse per i colori (diciamo che lo considero neutro dal punto di vista etico), ne trovo futile l'interesse. Ma non è che stia a considerare un branco d'imbecilli quelli che se ne interessano, era solo una considerazione atta a esporre la mia situazione. In effetti sì, quando più avanti mi troverò a doverne dare via potrei avere difficoltà. Cercherò di mettermi in contatto con gente che se ne frega come me, per fortuna mi pare ce ne siano ancora parecchi.

Tieni conto che, come detto su, non sono mai stato propenso di mia iniziativa all'allevamento (e anzi, ho una mezza idea di cederli - non venderli - a qualcuno che posso accertarmi li tenga in condizioni ottimali più in là), sto cercando di adattarmi man mano alla situazione pensando ogni tanto tra di me "ma chi * gliel'ha fatto fare di prendere quei * di canarini". Per carità, lo faccio con una certa gratificazione quando vedo che stanno bene e mi ci sono anche piuttosto affezionato. Solo che il discorso allevamento non mi garba per nulla, e con questo non sto gettando fango su chi lo fa, dico solo che non è per me, ma nel frattempo cerco di farlo in maniera non dico ottimale, ma buona.
Questo per dire che se ad esempio trovo inquietanti le esposizioni non sottintendo che siate tutti delle carogne se ci andate, ma è solo l'effetto che fanno a me, non hai bisogno di argomentare a favore, ecco tutto.
charles4ever
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Iscritto il: 12 novembre 2011, 6:30

Re: VOLIERA

Messaggio da charles4ever »

Del resto S. Antonio Abate è protettore dei macellai, ma il suo posto è presso Dio.
Omnia Munda Mundis.

Charles.
cobfields
Messaggi: 155
Iscritto il: 26 novembre 2011, 17:20

Re: VOLIERA

Messaggio da cobfields »

Non ho colto. Che vuoi dire?
Se poi l'intento era di risultare incomprensibile (un gioco fastidiosamente diffuso su internet) a posto così.
lidiagenesis
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Re: VOLIERA

Messaggio da lidiagenesis »

premetto che non mi ritengo "allevatrice" ma solo appassionata.....non mi importa della selezione perfetta dei colori, perche' non partecipero' mai ad esposizioni. Ho una voliera di m 1.80 x m 1.50 x m 2 (circa) nella quale sono ospitati al piano superiore la mamma con i suoi 4 novelli, ed al piano inferiore la coppia di Gloster. Quando sara' la stagione della riproduzione li sistemero' nelle gabbie da cova, che ho comprato nel frattempo.....per poi sistemare i futuri novellini una volta svezzati in voliera. Apparentemente stanno bene, mi riconoscono quando mi avvicino, ma non so dirti se questi canarini possano percepire sensazioni "umane" come la costrizione o il senso di "carcere" che una gabbia o una voliera possono dare. Sono nati in cattivita', non voglio umanizzarli troppo. Gli voglio bene e cerco di tenerli nel migliore dei modi possibili, per me. Non giudico, ne' condanno assolutamente chi alleva per esposizioni (senza allevatori io sarei senza canarini), per migliorare i soggetti ed avvicinarli il piu' possibile allo standard del colore o della posizione.....sono diverse sfumature della stessa cosa: allevare. :-)
So I pretented to have wings for my arms and took off in the air, I flew to places which the clouds never see, too close to the desert of sand.......(Mad man moon, Genesis )
cobfields
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Re: VOLIERA

Messaggio da cobfields »

A me sembra di aver capito che non possano soffrire la prigionia, se nati e cresciuti in gabbie. Più che soffrire la limitazione, a mio avviso la questione è che se hanno maggiore spazio per volare non può che far bene a livello muscolare e la possibilità di compiere voli ampi non è un disagio, ma un guadagno. I disagi sono eventualmente quelli che ha fatto notare charles in merito alle difficoltà di riproduzione/dispute territoriali/acari e minacce varie.
Ma appunto, se si è disposti a prendere le dovute accortezze (tra cui quello che fai tu usando le gabbie da cova) è fattibilissimo.

Però credo che il senso di prigionia possa esserci nel momento in cui un uccello è abituato ad uno spazio grande e gli viene poi limitato ad una gabbia. Qui è ovvio, vabeh. Non parlo della cova eh, ma della situazione fissa. Quando i miei li avevo in gabbia li facevo spesso uscire e svolazzare e piroettare per la stanza. Ormai era una sorta di ginnastica, ogni volta che mi accingevo ad aprire la porticina si mettevano lì frementi, subito schizzavano fuori, si facevano i loro giri e poi tornavano dentro. Ormai si erano sfogati e non erano più interessati a star fuori, anche se lasciavo aperto. Giusto un giretto ogni tanto, del tipo "toh, sta ancora aperto qui? Boh, famose du' passi", ma fondamentalmente bastavano pochi minuti al giorno ed erano soddisfatti. Solo che, dopo presa l'abitudine, se stavo diversi giorni senza aprire, un paio di loro sentivano l'esigenza di volare e facevano avanti e indietro per la gabbia. Ergo, l'esigenza nasce nel momento in cui gliela fai scoprire, il che non è necessariamente un male.

Comunque a dire il vero io non avevo intenzione di prendermela con chi fa in un certo modo, volevo solo approfondire la questione nell'interesse mio e degli uccelli di cui mi occupo, ma pare che le mie impressioni in merito siano state prese come critiche e si è arrivati addirittura a brandire citazioni bibliche di dubbia rilevanza. Nelle intenzioni era pacifico il fatto. Sarà un problema di internet, quando si dicono le stesse cose dal vivo difficilmente si creano 'ste situazioni.
charles4ever
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Re: VOLIERA

Messaggio da charles4ever »

Volevo solo dire che, nonostante oggidì molte persone siano vegetariane o vegetaliane o vegane, ritenendo l'uccisione di animali alla stessa stregua di omicidi o quasi (opinione legittima), molte altre persone hanno attribuito alla cosa un'importanza assai minore. Omnia Munda Mundis è una citazione dagli Atti degli Apostoli, ma soprattutto dalla Lettera di S. Paolo a Tito (I, 15). E significa, letteralmente: "Tutto è Puro per i Puri".
Che si scelga di allevare a scopo selettivo ed espositivo, che si scelga di allevare per solo personale diletto, che si abbiano a disposizione solo gabbie o voliere chilometriche, la musica deve sempre essere eseguita nella medesima tonalità, bisogna cioè perseguire il massimo possibile stato di benessere dei propri uccelli, essendo anche liberi di scoprire che magari ciò che si riteneva peggio non era così peggio e ciò che si riteneva meglio non era poi così meglio.
Ad esempio, una persona che alleva a casaccio, e fa un accoppiamento brinato X mosaico rischia che vengano messi al mondo degli infelici perseguitati dalle cisti plumacee per tutta la loro vita, idem chi accoppia ciuffato X ciuffato rischia che possano nascere esemplari con parti di cranio imperfette e gravi lesioni cerebrali, in grado di sopravvivere, ma condannati ad una vita molto grama. La stessa cosa può accadere in certi ceppi di galline, e bisogna saperlo prima.
Il Prof. Vittorio Menassè, scomparso da tempo ed uno dei primi scrittori che intuirono l'importanza dell'osservazione del fenomeno con metodo scientifico anche in avicoltura, si scagliava spesso contro quello che egli definiva "un balordo sistema di allevamento", responsabile della comparsa di tutte le tare e malformazioni possibili nei pappagallini ondulati (o cocorite) e in parte anche nei canarini. Questo sistema era proprio la voliera. Che servizio farei alla verità se non provassi a mettere in guardia contro i suoi possibili rischi intrinseci? Dopodiché, presa coscienza dei pro e dei contra, uno può scegliere in libertà. Ma se l'alternativa è lasciare chiunque libero di seguire romanticamente un impulso che potrebbe aver conseguenze indesiderate, preferisco passare per antipatico e dire tutto ciò che so. Del resto chi sa non ha bisogno di chiedere e chi chiede è legittimo pensare che non sappia, e siccome rispondere è cortesia, io per cortesia rispondo.

Charles.
lidiagenesis
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Re: VOLIERA

Messaggio da lidiagenesis »

Lungi da me ogni intento polemico, anzi, grazie a chi ha la pazienza di leggere quello che scrivo.... :-) e' chiaro che un minimo di informazione, almeno prima o appena si intraprende la"tenuta" di qualsivoglia animale, :-O ci deve essere....non sono cosi' incosciente da accoppiare due Gloster corona o due brinati fra loro......ho chiesto (mi sa che ho rotto le balle a mezzo forum!!!), preso qualche libro (Canaricoltura su tutti!!!) e sbirciato sul web. Non sono padrona della materia, non credo lo saro' mai....ma l'ABC credo di averlo recepito....il loro benessere, poi' e' la prima motivazione per farli vivere e crescere al meglio. Per me i miei soggetti sono bellissimi, anche se, ripeto, non sono di alcun valore espositivo....ma sono I MIEI, nati IN CASA MIA...e tanto basta... :-) e noi gli vogliamo bene.....
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cobfields
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Re: VOLIERA

Messaggio da cobfields »

charles4ever ha scritto:Volevo solo dire che, nonostante oggidì molte persone siano vegetariane o vegetaliane o vegane, ritenendo l'uccisione di animali alla stessa stregua di omicidi o quasi (opinione legittima), molte altre persone hanno attribuito alla cosa un'importanza assai minore. Omnia Munda Mundis è una citazione dagli Atti degli Apostoli, ma soprattutto dalla Lettera di S. Paolo a Tito (I, 15). E significa, letteralmente: "Tutto è Puro per i Puri".
Che si scelga di allevare a scopo selettivo ed espositivo, che si scelga di allevare per solo personale diletto, che si abbiano a disposizione solo gabbie o voliere chilometriche, la musica deve sempre essere eseguita nella medesima tonalità, bisogna cioè perseguire il massimo possibile stato di benessere dei propri uccelli, essendo anche liberi di scoprire che magari ciò che si riteneva peggio non era così peggio e ciò che si riteneva meglio non era poi così meglio.
Ad esempio, una persona che alleva a casaccio, e fa un accoppiamento brinato X mosaico rischia che vengano messi al mondo degli infelici perseguitati dalle cisti plumacee per tutta la loro vita, idem chi accoppia ciuffato X ciuffato rischia che possano nascere esemplari con parti di cranio imperfette e gravi lesioni cerebrali, in grado di sopravvivere, ma condannati ad una vita molto grama. La stessa cosa può accadere in certi ceppi di galline, e bisogna saperlo prima.
Il Prof. Vittorio Menassè, scomparso da tempo ed uno dei primi scrittori che intuirono l'importanza dell'osservazione del fenomeno con metodo scientifico anche in avicoltura, si scagliava spesso contro quello che egli definiva "un balordo sistema di allevamento", responsabile della comparsa di tutte le tare e malformazioni possibili nei pappagallini ondulati (o cocorite) e in parte anche nei canarini. Questo sistema era proprio la voliera. Che servizio farei alla verità se non provassi a mettere in guardia contro i suoi possibili rischi intrinseci? Dopodiché, presa coscienza dei pro e dei contra, uno può scegliere in libertà. Ma se l'alternativa è lasciare chiunque libero di seguire romanticamente un impulso che potrebbe aver conseguenze indesiderate, preferisco passare per antipatico e dire tutto ciò che so. Del resto chi sa non ha bisogno di chiedere e chi chiede è legittimo pensare che non sappia, e siccome rispondere è cortesia, io per cortesia rispondo.

Charles.
No anzi, il discorso mi sembra ragionevole e per esempio questa è la prima volta che leggo in giro delle problematiche salutari che possono esserci tra uccelli solo perché nati da accoppiamenti di razze sbagliate, ed è da approfondire. Generalmente ho visto che se ne parlava fondamentalmente in termini di selezione estetica, che non sto a condannare ma semplicemente trovo superflua finché non sfocia nell'esigenza pratica per quanto riguarda il mio modo di fare. Anche perché chi ce l'aveva 'st'hobby prima di ritrovarseli a casa D: immagina quanto possa fregare del colore a uno a cui prima che gli portassero uccelli nel salotto non passava neanche per l'anticamera del cervello di allevarne.

Però l'associazione di idee coi vegetariani/vegan l'hai tirata fuori dal nulla. Forse mi hai incluso in una categoria mentale prestabilita bollandomi prima di cercare di capire bene cosa volessi dire, e se è così non si va lontano in una discussione. (Per la precisione, anche se non c'entra una fava ed è superfluo, non sono vegetariano e la mia posizione a riguardo per il momento è che c'è tantissimo da lavorare sul modo in cui vengono trattati gli animali, e che un essere umano normalmente empatizzato abbia almeno un minimo di interesse che venga alleviata la loro sofferenza, ma non è il caso di sfociare nel dogma assolutistico "mangiare animali è crudele".)
E alleviamo canarini e mangiamo polli più o meno nella stessa misura in cui abbiamo persone e care e beneficiamo della disperazione/sofferenza di altre. Però davvero, non c'entra niente e spero che non si vada a dirottare il topic su questa digressione.
cobfields
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Re: VOLIERA

Messaggio da cobfields »

Comunque charles, a parte 'sta cosa, sai consigliarmi buoni testi per orientarmi senza far troppi danni? Anche se tra i miei (due gialli, due bianche di cui credo una recessiva, e due giallo mosaico) non credo ci siano particolari problemi, tranne per il fatto che quattro hanno gli stessi genitori. Però sto pensando che a 'sto punto una buona soluzione potrebbe essere dar via i figli e lasciare i genitori.
charles4ever
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Re: VOLIERA

Messaggio da charles4ever »

L'opinione che sottostà alla espressione alimentare vegetariana è stata da me utilizzata in modo iperbolico quale simbolo di una mutata considerazione riguardo al benessere animale rispetto a ciò che un tempo era stato accettato per indiscutibile. Allo stesso modo ho voluto sintetizzare in modo chiaro il paradosso insito nelle prese di posizione, che spesso non riflettono il vero reale stato delle cose, stato meglio conoscibile solo da esperti del ramo.
Spesso infatti gli esperti vengono ritenuti persone alle quali tutto importa fuor del benessere dei loro beniamini, ma non è sempre e solo così, anzi!.
Per le letture io posso consigliare testi ormai relativamente difficili da trovare, tipo gli scritti del Prof. Vittorio Menassè oppure quelli del Prof. Giorgio de Baseggio, che sono la base delle conoscenze nel settore, ma anche la lettura di riviste come "Alcedo", i "Quaderni di OrniEuropa",ecc. di cui vi sono parti o interi anche online.
Sicuramente dal sito FOI e dal sito FEO si può apprendere molto.

Charles
cobfields
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Re: VOLIERA

Messaggio da cobfields »

Se rileggi bene, di prese di posizione non ne vedi affatto. Comunque grazie per i consigli, vedrò di procurarmi qualcosa.
charles4ever
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Re: VOLIERA

Messaggio da charles4ever »

Non amo polemizzare, e non vorrei insistere, forse chiamarla "presa di posizione" può sembrare eccessivo, ma anche postare su un Forum di appassionati di Mostre Ornitologiche e dire che si trovano "inquietanti" le Mostre medesime, può scatenare qualche precisazione. Questo era lo spirito dei miei interventi "non tecnici".

Ciao!

Charles.
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Berenice
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Re: VOLIERA

Messaggio da Berenice »

Charles, Cobfield, avete una tale padronanza della lingua italiana scritta, che vi leggerei per ore, parlaste anche della vita dello stercorario medio in età pensionabile... Sinceramente, senza ironia alcuna: grazie per i vostri interventi! [smilie=041.gif]
cobfields
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Re: VOLIERA

Messaggio da cobfields »

Berenice ha scritto:che vi leggerei per ore
Perché vuoi soffrire? xD
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Fabry19777
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Re: VOLIERA

Messaggio da Fabry19777 »

Per ritornare in tema...
che misure mi consigliate per una voliera tipo modulare da esterno dove vorrei alloggiare-allevare fringillidi tipo cardellini, verdoni o magari corcieri??? Naturalmente una sola coppia per voliera...
Avevo pensato a L 150 cm H 150-180 cm P 80 cm.. puo bastare??? o potrei ridurre la lunghezza a 120 cm??
Grazie
pier lorenzo orione
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Re: VOLIERA

Messaggio da pier lorenzo orione »

le dimensioni vanno bene x una coppia in riproduzione,mentre nel periodo invernale possono stare tutti assieme.
pol91
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Re: VOLIERA

Messaggio da pol91 »

quindi?!?!?!? voliera o non voliera?
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