Come accudire un pullus granivoro (passero)

Chiedi aiuto per i nidiacei in difficoltà caduti dal nido.
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

Non scusarti, Mariangela: in un forum il confronto serve sempre.
E poi il tuo intervento e' risultato utile anche a noi...

Breve post per comunicare che stiamo "attrezzando" la sua stanza per potergli lasciare piu' spazio per le sue prove di volo: purtroppo, la stanza in questione e' piena dicose pericolose, per cui stiamo coprendo tutto con dei teli di plastica trasparente attaccati col nastro tutto intorno alle pareti. :shock:
E' un lavoraccio, ma e' necessario, perche' pier lorenzo ha ragione: deve farsi i muscoli col volo libero (anche se, pur in gabbia, acquista forze ogni giorno).
Vedremo se riusciremo a postare qualche foto di questo nuovo "capolavoro", cosi' vi fate due risate... :mrgreen:


-R & M-


Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta

ASSISTENZA CLIENTI

tel: 0823 14 99 478
cell: 389 24 90 671
shop@hobbyuccelli.it

Hobby Uccelli Shop

Per i tuoi acquisti ornitologici affidati ai professionisti!
Su Hobby Uccelli Shop trovi solo i migliori prodotti ed accessori per uccelli.
Prodotti disponibili in pronta consegna con SPEDIZIONE GRATIS in tutta Italia.
Vai al negozio online
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

Ritorniamo qui per dar conto della situazione dopo un po' di giorni di assenza dovuta ad una serie di impegni.
Il nostro amico Mecio (cosi' l'abbiam chiamato) progredisce, seppur lentamente.

Cibo:
Ormai, visto che mangia regolarmente i semi (e' particolarmente ghiotto di panico...), gli lasciamo il pastone una o due volte al giorno: ne mangia solo un po'.
Non siamo riusciti a trovare le camole al negozio di pesca di un paese qui vicino (vicino si fa per dire: mezz'ora di macchina...): speriamo di avere il tempo di arrivare ad un altro paese per cercare 'ste benedette camole.
Comunque, abbiamo trovato dei vermetti nella sabbia sul fondo di un torrente qui vicino; solo che non li tocca.
Ne' tocca la frutta e verdura che gli abbiamo proposto (ciliegie, albicocche, nespole, piselli); domani vorremmo provare con le fragole.

Alloggio:
Come promesso, ecco le foto della sua stanza "imballata" (sono ammesse risate e sfotto'). :lol: :lol: :lol:
imballo_nord.jpg
imballo_sud.jpg
Abbiamo ammassato tutte le cose presenti (lettino, armadio, scrivania, mobiletti) e le abbiamo ricoperte con teli di plastica trasparente; poi abbiamo imbottito tutti gli spigoli ed eliminato i possibili pericoli (tipo anse fatte dai teli, in cui potrebbe infilarsi e soffocare); infine abbiamo ricoperte tutte le pareti con i teli (a scanso "bombardamenti"; senno' poi chi lo sente, il padrone di casa!) e messo un po' di rametti in giro a mo' di posatoi (perfino sul lampadario): 'na faticaccia! :shock:
Per ora lo rimettiamo nella sua scatola (chiusa) per la notte, ma stiamo meditando di lasciargliela sempre aperta.
Il fatto e' che temiamo che, nonostante tutte le accortezze, possa andarsi ad infilare in qualche situazione pericolosa, e che nel sonno potremmo non sentirlo.

Volo:
Oggi e' il secondo giorno che passa qualche ora fuori dalla sua scatola-gabbia.
Ieri non e' che si sia mosso molto: tendeva a mettersi negli angoli a terra e restare li': dovevamo "disturbarlo" andando verso di lui per convincerlo a volare.
Oggi e' andata un po' meglio: comincia a prendere confidenza con le nuove dimensioni dell'ambiente, anche se tende a restarsene nella sua scatola (aperta, ovviamente) o a mettersi negli angoli della stanza.
All'incirca ogni una/due ore siamo entrati a vedere che combinava, e lo abbiamo trovato quasi sempre nella sua scatola; una volta lo abbiamo trovato su uno dei posatoi.
Ancora dobbiamo disturbarlo un po' per farlo volare (stando attenti a non stressarlo, e' ovvio).

Il suo volo e' ancora acerbo, ed e' chiaro che i muscoli non si sono ancora ben formati: non ha ancora una gran resistenza, e quando si stacca da terra deve far frullare molto le ali, per alzarsi. Anche gli atterraggi sono ancora abbastanza incerti.
Comunque migliora, e gia' oggi sembra piu' forte di ieri.
Migliora anche nello schivare gli ostacoli, e, poiche' giustamente rimane diffidente nei nostri confronti (cerchiamo di stare con lui il minimo indispensabile per evitare l'imprinting), prenderlo diventa sempre piu' difficile.

E' ormai qualche giorno che se la cinguetta allegramente, ed e' un piacere ascoltarlo. [smilie=eusa_boohoo.gif]
Se lo confrontiamo con le sue prime foto (v. il primo post), ci pare evidente che sia cresciuto, ed e' altrettanto chiaro che stia maturando, anche se piu' lentamente di quanto pensassimo.
Crediamo comunque che il momento della liberta' si stia avvicinando, e non vediamo l'ora di restituirlo ai suoi simili, sperando di tutto cuore che si ambienti presto e bene alla vita in natura.

Prossimamente torneremo per chiedere consiglio in merito al posto dove liberarlo, che' abbiamo qualche dubbio.

Ciao.


-R & M-
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
pier lorenzo orione
Messaggi: 19870
Iscritto il: 25 giugno 2009, 15:17

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da pier lorenzo orione »

infatti i passeri hanno uno svezzamento piuttosto lungo,dopo l'involo dal nido sono seguiti dai genitori x parecchio tempo,finchè non sono grandi come gli adulti continuano ad essere imbeccati.
Avatar utente
alfaalex
Messaggi: 3139
Iscritto il: 17 luglio 2010, 0:57

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da alfaalex »

Impegno lodevole complimenti :)

Ma qualche fotina del piccolo? :)
R.N.A.: 84TL
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

Ce ne siamo accorti, pier lorenzo!
Vorra' dire che saremo pazienti ed aspetteremo che sia il momento giusto.

alfaalex, per ora abbiamo sottomano solo queste due, che non sono un gran che'...

-R & M-
Allegati
mecio2_15.06.2012.jpg
mecio_15.06.2012.jpg
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
Avatar utente
giugiu
Messaggi: 3395
Iscritto il: 6 marzo 2012, 11:40

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da giugiu »

davvero complimenti, che impegno lodevole :-)
"... dicevi che il mondo va cambiato e intanto è lui che cambia te..." - Ligabue
Avatar utente
ardeapurpurea
Messaggi: 2368
Iscritto il: 23 aprile 2011, 16:20

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da ardeapurpurea »

Complimenti anche da parte mia , coda a parte sta crescendo benissimo ! appena farà la muta le timoniere ricresceranno correttamente
Mariangela
Messaggi: 243
Iscritto il: 20 aprile 2012, 9:39

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da Mariangela »

Che bel passerotto ciccione!!!!! Io invece non riesco a far ingrassare il mio verdoncino spennato!!! Domani gli compro le vitamine da assumere con l'acqua...sapreste consigliarmi una marca o un genere particolare di vitamine?! Al centro recupero mi hanno detto che può aver iniziato una muta e che potrebbe essere un pò problematica, per cui in voliera andrà appena si vedranno crescere delle piumette su quella benedetta testolina!!!! Mi hanno consigliato così, perchè in voliera non potrebbe essere seguito benissimo......quindi ho accettato di accudirlo un altro pò.....quindi se qualcuno mi consiglia quali vitamine dare ....magari se non è possibile scrivere qui delle marche mi mandate un messaggio privato, gentilmente, (sperando di capire come leggerlo, sono abbastanza negata con i forum) grazieeeeeee........e un bacino a questo dolce passerottino!!!!
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

Ciao a tutti e grazie per i complimenti, ma, come abbiamo gia' detto, non sentiamo di fare niente di speciale: se hai un ospite lo devi trattare con riguardo; a maggior ragione se non ha scelto lui di venirti a trovare, ma l'hai costretto tu.
Comunque, per fortuna di Mecio (e purtroppo per noi, da un certo punto di vista...), in questo periodo abbiamo molto tempo libero.

@ardeapurpurea:
Le penne della coda ci preoccupavano un po', ma avevamo immaginato fossero nella norma (anche perche' vola e vira abbastanza bene).
Quando fara' la muta?
Dovremmo aspettare la muta per liberarlo o non occorre (ammesso che la sua perizia nel volo lo consenta)?

@Mariangela:
Guarda, noi al nostro amico abbiamo dato vitamine solo sotto forma di frutta fresca (mele, albicocche, pesche, ciliegie) e verdura fresca (piselli), mischiate al pastone (fatto 50% con pastone per granivori e 50% di omogeneizzato di manzo piu' un po' di farine miste) che adesso, visto che mangia i semi regolarmente, gli lasciamo solo una volta al giorno (lui peraltro non ne mangia molto: ad occhio, diremmo 0,5 - 1 ml).
La frutta a pezzetti non la mangia, come non mangia i vermetti che gli lasciamo; invece, crediamo che abbia cominciato ad assaggiare qualche briciola di biscotto secco.
E' ghiottissimo di panico, tanto che per abituarlo a mangiare gli altri semi (comune misto per canarini), glie lo diamo solo una volta al giorno.

@tutti:
Pensiamo che ormai si stia avvicinando il momento della liberazione: il volo, grazie alla "voliera" casalinga (e a pier lorenzo orione, che ci ha dato l'input), migliora continuamente: schiva gli ostacoli ed atterra discretamente; la sua resistenza e' notevolmente cresciuta ed sempre piu' difficile prenderlo.
Continuiamo ad avere molti dubbi sul posto dove liberarlo: come detto (vedi qui, dove c'e' anche il link che mostra dove lo abbiamo trovato, nonche' qui), noi abitiamo in un paesino di 7.000 anime (Camerino, MC), che e' un comune collinare circondato dal verde delle colline e dei campi marchigiani.


-R & M-
Ultima modifica di sbrocca il 18 giugno 2012, 23:14, modificato 1 volta in totale.
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

La prima idea che avevamo avuta era quella di liberarlo sul terrazzo di casa: si affaccia sulla stessa via dove lo abbiamo trovato, e potremmo lasciargli la scatola-gabbia a disposizione; in piu', spesso li' vengono i suoi simili (francamente, non riusciamo a capire se mattugia o altro)... e non solo, purtroppo!
Infatti il problema e' che ci vengono anche parecchi piccioni e corvi, nonche' - anche se meno spesso - le gazze e le temibili cornacchie grigie (che sappiamo adorare i passeri... come spuntino, pero'! ).
Tra l'altro, potremmo scommettere che i semi lasciati all'aperto non resterebbero a lungo, visto il traffico di volatili...
Infine, anche se molto poche, in quella via (via Ugo Betti) passano le macchine; ne passano ben di piu' nella parallela (via Favorino, che e' la via piu' trafficata di Camerino): ebbene, casa nostra si affaccia su queste due vie.

Come alternative avevamo pensato a:
1. un giardino circondato da un muro di 3 metri sulla stessa via dove lo abbiamo trovato, a qualche centinaio di metri da li' (pero' non sappiamo cosa c'e' oltre il muro);
2. un piccolo parco cittadino a circa un chilometro (ma frequentato da qualche cane e dove non abbiamo visto molti passeri):
3. in campagna, in particolare vicino agli impianti sportivi a qualche chilometro dal paese, dove ci sono tantissimi uccelli: passeri, allodole, tordi, merli, passeracei di ogni specie (ma anche cornacchie e falchi, e senz'altro maggiori pericoli dovuti ai predatori, volatili e non).

Non e' una decisione facile, e vorremmo sapere che ne pensate.


-R & M-
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
pier lorenzo orione
Messaggi: 19870
Iscritto il: 25 giugno 2009, 15:17

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da pier lorenzo orione »

i predatori sono ovunque,non potete essere sicuri al 100% che sopravviva,anzi x dirla francamente ha molte meno possibilità di sopravvivenza dei suoi simili allevati dai genitori(anche loro cmq vengono spesso predati nei primi gg dall'involo dal nido),x questo sono contrario a raccogliere nidiacei impiumati e usciti dal nido spontaneamente.Noi crediamo di salvarli,ma in realtà raccogliendoli li sottraiamo alle cure dei genitori e alla natura,e anche ammettendo di riuscire ad allevarli,liberandoli dopo qualche tempo le loro possibilità di sopravvivenza non aumentano di certo,anzi secondo me sono inferiori xchè non hanno avuto gli insegnamenti fondamentali dei genitori e possono contare solo sul loro istinto.Per questo credo che x liberarlo un posto vale l'altro,magari sul balcone avrà la sicurezza della sua scatola x trovare cibo nei primi difficili giorni.Scusate la franchezza ma dico sempre quello che penso ,anche se spesso dico cose impopolari e dure da accettare,non mi va di raccontare favole x bambini.Auguri x il vostro passerotto.
Mariangela
Messaggi: 243
Iscritto il: 20 aprile 2012, 9:39

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da Mariangela »

Pier hai perfettamente ragione, infatti, un mio amico che sta al wwf mi ha detto che in tutti i centri di recupero, spesso, determinati nidiacei, una volta cresciuti non li liberano e li custodiscono in oasi, quindi immagino, voliere, per degli uccelli, dove però loro, hanno comunque, la possibilità di vivere una vita quasi "simile" alla loro, con i propri simili.......mi ha anche detto del fatto dell'affido, che mi dicesti tu tempo fa.....io per questo consiglierei di rivolgersi ad un centro recupero in cui possano consigliarti e prendere il piccolo....anche se il passerotto essendo onnivoro e più socievole ha qualche chance in più rispetto ad altri uccelli....
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

pier, grazie per la franchezza, sempre preferibile all'ipocrisia. E poi, oramai abbiamo un'eta' in cui le favole semmai le raccontiamo noi...
Come detto, non avremmo raccolto il nostro amico piumato, se non avessimo avuto la quasi certezza che, li' dove l'abbiamo trovato, non sarebbe durato 10 minuti senza finire sotto qualche macchina.
Certo, lo sappiamo che le sue possibilita' sono minori di un "selvatico", e proprio per questo cerchiamo consiglio sul forum: per (cercare di) aumentare le probabilita' che ce la faccia.
E' gia' stato un mezzo miracolo che sia sopravvissuto alla cattivita': ci piace sperare che avvenga anche l'altra meta' del miracolo e che possa sopravvivere... anche alla liberta'!

Detto questo (e rinnovando l'invito a pensare positivo): un posto vale l'altro, e ci sono pro e contro in ognuna delle scelte, e' vero.
Tuttavia, poco ci convince il parchetto (pochi passeracei), e tra campagna e balcone, noi saremmo leggermente piu' inclini per la campagna, per i seguenti motivi:
1. temiamo che la scatola lasciata sul balcone venga presa d'assalto da altri amici (e nemici) pennuti in cerca di cibo;
2. il rischio macchine e' senz'altro meno elevato in campagna;
3. in campagna il cibo e' sicuramente piu' abbondante;
4. agli impianti sportivi c'e' una concentrazione spettacolare di passeracei (quindi presumiamo che li' trovino facilmente cibo), e quindi piu' possibilita' di imbrancarsi con i suoi simili ed emularli.

Inoltre, poiche' andiamo spesso agli impianti sportivi, avevamo pensato di lasciare ogni volta qualche spiga di panico nel luogo prescelto, onde far si' che i passeri "autoctoni" conoscano quel posto come fonte di cibo e quindi siano presenti in buon numero quando libereremo Mecio.
Inoltre, cosi' facendo anche lui potrebbe poi trovarci del cibo per i primi difficili giorni.

Tutto cio' ci induce a pensare che la soluzione campagnola sia preferibile, e chiediamo a chi ne sa piu' di noi se il nostro ragionamento e' corretto o no.


-R & M-
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

Mariangela ha scritto:Pier hai perfettamente ragione, infatti, un mio amico che sta al wwf mi ha detto che in tutti i centri di recupero, spesso, determinati nidiacei, una volta cresciuti non li liberano e li custodiscono in oasi, quindi immagino, voliere, per degli uccelli, dove però loro, hanno comunque, la possibilità di vivere una vita quasi "simile" alla loro, con i propri simili.......mi ha anche detto del fatto dell'affido, che mi dicesti tu tempo fa.....io per questo consiglierei di rivolgersi ad un centro recupero in cui possano consigliarti e prendere il piccolo....anche se il passerotto essendo onnivoro e più socievole ha qualche chance in più rispetto ad altri uccelli....
Mariangela, qui di centri recupero non ce ne sono: il piu' vicino sembra sia a Jesi, ad una settantina di km.
Mi dice pero' un amico veterinario che i piccoli volatili con problemi pare vengano destinati a prede per i rapaci dei centri di recupero. :(
E' terribile, ma anche logico: meglio sacrificare un uccellino "problematico" piuttosto che uno "sano".
Ne' noi ne' l'amico veterinario sappiamo se sia mitologia o meno: quello che sappiamo e' che comunque preferiamo dargli le sue chance di vivere (o morire) in liberta', e non di passare una "similvita" in una gabbia solo un po' piu' grande delle altre.


-R & M-
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
pier lorenzo orione
Messaggi: 19870
Iscritto il: 25 giugno 2009, 15:17

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da pier lorenzo orione »

sono d'accordo ,meglio una settimana libero che una vita in gabbia,il centro sportivo sembra un buon posto x la liberazione, prima però aspettate che voli bene,è l'unica chance che ha di sopravvivere.
Mariangela
Messaggi: 243
Iscritto il: 20 aprile 2012, 9:39

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da Mariangela »

E' una cosa terribilie! Un piccolo uccellino, anche se più in difficoltà non ha meno importanza di un rapace! E' una cosa insopportabile! allora dovrebbero chimarli centri recupero per rapaci.......ogni giorno di più mi convinco che l'uomo è un essere spregevole, che si crede così "onnipotente" da decidere della morte di un altro essere vivente...queste differenze tra essere viventi mi fanno sempre più schifo.....scusate lo sfogo!
Mariangela
Messaggi: 243
Iscritto il: 20 aprile 2012, 9:39

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da Mariangela »

se lo porterò al centro recupero, ci andrò ogni giorno!!! anzi forse nn lo porto neanche più.....preferisco cercare un allevatore che mi faccia il piacere di tenerlo per un pò in voliera.....
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

@pier lorenzo orione:
Per quanto riguarda l'abilita' nel volo, da quel che si puo' vedere nella nostra "voliera" casalinga di 4 x 5 m., il nostro amico piumato oramai se la cava bene: atterra e decolla abbastanza bene, schiva tutti gli ostacoli, ha una buona resistenza e prenderlo e' diventato estremamente difficile.
Il problema e' che, in quello spazio relativamente angusto, non e' facile capire se vola "bene" ed e' pronto per la liberta' oppure no.
Paragonato ai passeri che si vedono in giro, sembra un po' meno... come dire... "sciolto" nei movimenti: gli altri passeri sembrano piu' "leggeri", specie nei decolli.
Quanto questo dipenda poi dalla ristrettezza della "voliera" rispetto agli spazi aperti, sinceramente non sapremmo dire...

@Mariangela:
Lo sappiamo, puo' sembrare crudele. Pero' devi tenere conto che in natura le cose vanno cosi': e' il piu' debole che soccombe.
Se ti puo' consolare, sappi comunque che nemmeno il nostro amico veterinario non sa dire se sia davvero cosi' oppure solo una voce.
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
Avatar utente
ardeapurpurea
Messaggi: 2368
Iscritto il: 23 aprile 2011, 16:20

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da ardeapurpurea »

Anche per me un posto come il centro sportivo potrebbe andare ma non mi convince moltissimo , quelli che vedi potrebbero essere passere d'italia e non passera mattugia come la tus , di solto questa è più incline alla campagna ad orbitare vicino a fattorie dove si coltivano cereali
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

Salve a tutti.
Siamo dovuti stare lontani dal web per un po', ma adesso rieccoci qui.
La liberazione di Mecio e' allle porte, ormai (e gia': il nostro amico piumato sta ancora con noi...), e ancora abbiamo un paio di dubbi.

Il primo dubbio riguarda il momento della liberazione.
Oramai e' ben cresciuto e forte: vola bene ed e' ormai imprendibile (sara' un problema metterlo nella sua scatola e portarlo alla liberta'), e' vispissimo e resistente, canta come un adulto, e' svezzato e mangia i semi senza problemi.
Abbiamo persino osato lasciarlo da solo nella sua stanza-voliera per 4-5 giorni...
Nonostante cio', sta ancora con noi per due motivi:
1. appena abbiamo pensato di liberarlo, e' iniziato il periodo di gran caldo che solo oggi accenna a diminuire (almeno qui da noi);
2. come detto qualche settimana fa, la sua coda e' ancora un po'... spennacchiata: da quel che si riesce a vedere (abbiamo detto che e' vispissimo, continua - per fortuna - ad essere diffidente, e si rifugia sopra l'armadio), gli sono rimaste solo due penne!
Non riusciamo a vedere se le altre stanno ricrescendo o meno, ma non ci pare; ed e' ormai piu' di un mese che la coda ha iniziato a spennacchiarsi. :shock:
Lo sappiamo che la muta delle penne e' normale, e che le timoniere sono destinate a ricrescere; peraltro la sua perizia nel volo non sembra intaccata, e vira, cabra, plana in modo rapido e preciso.
Tuttavia, non ha mai dovuto fare i conti con i pericoli "la' fuori", e non vorremmo che questa sorta di menomazione possa influire sulle sue possibilita' di sopravvivenza.
Dovremmo aspettare la ricrescita delle timoniere? Avete un'idea del tempo necessario?

L'altro dubbio, ormai noto, e' il luogo della liberazione...
L'osservazione di ardeapurpurea, qua sopra, non e' affatto trascurabile.
Va detto pero' che, alle nostre orecchie inesperte, il canto di alcuni dei passeri del centro sportivo sembra identico a quello di Mecio; e' anche vero pero' che ne' il canto del mattugia, ne' quello dell'italico (ascoltati su svariati siti ornitologici) sembrano assomigliare a quello di Mecio (e di alcuni del centro sportivo).
A dirla tutta, il canto di Mecio sembra avvicinarsi piu' a quello del domestico che a quello del montano, mentre il suo aspetto sembra viceversa quello del mattugia! Mah...
Ecco alcune registrazioni dei "concerti" del nostro piumato: la qualita' dell'audio e' quella che e' (fatti col cellulare dalla stanza accanto... :oops:).
Mecio (2).mp3 - 360 KB
Mecio (3).mp3 - 462 KB
Scusate se usiamo un servizio di upload, ma il forum non ci permette di allegare direttamente i files audio...
Alla fine, avremmo comunque pensato di affidarci alla considerazione che, mattugia o italici, alcuni dei passeri del centro cantano come Mecio, e quindi sono suoi consimili.

Restiamo in attesa dei vostri preziosi consigli, sperando ci aiutino a fare la scelta migliore per Mecio: stando al meteo, il caldo africano dovrebbe essere definitivamente archiviato, quindi in questa settimana (o al max nella prossima) il nostro amico speriamo possa spiegare le sue ali sotto il cielo azzurro.


-R & M-
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
pier lorenzo orione
Messaggi: 19870
Iscritto il: 25 giugno 2009, 15:17

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da pier lorenzo orione »

x la coda non preoccupatevi,le penne ricresceranno con la muta giovanile.Invece c'è da preoccuparsi x il reinserimento in natura,xchè passare cosi all'improvviso da un ambiente sicuro e protetto come casa vostra, alla libertà totale potrebbe essere x lui uno shock e un rischio notevole(predatori,mancanza di cibo ecc).In teoria dovrebbe trascorrere qualche tempo in una voliera all'aperto con altri uccelli,poi liberato nelle vicinanze mantenendo un punto di alimentazione che gli consenta di rifocillarsi x i primi difficili giorni ,in modo che abbia un punto di riferimento(la voliera) dove tornare x riposare e nutrirsi.Nel giro di qualche gg ,risvegliandosi l'istinto gregario ,dovrebbe imbrancarsi con altri passeri e tornare alla vita libera senza problemi.Lasciarlo libero di punto in bianco senza un riferimento è molto rischioso,visti gli sforzi che avete fatto x salvarlo mi sembra un vero peccato.
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

Ciao pier lorenzo!
Grazie per l'assiduita' con la quale ci segui e per i consigli sempre puntuali ed utili: Mecio ti deve molto, davvero.

Quindi possiamo non preoccuparci delle penne e liberarlo senza attendere la ricrescita? Meno male, temevamo di dover aspettare la muta (che ci pare di aver capito avvenga a settembre)...
Noi forse potremmo anche riuscire ad aspettare la fine dell'estate, ma ci dispiacerebbe prolungare ancora la "prigionia" di Mecio.

In effetti, e' un po' che ci stiamo ponendo il problema del suo reinserimento: passera' da una stanza tranquilla e fresca, con cibo ed acqua sempre a disposizione, agli spazi aperti sotto il sole estivo; di certo questo sara' un trauma.
Pertanto, nonostante possa essere un richiamo per altri meno amichevoli volatili, abbiamo pensato di lasciargli comunque la sua scatola ed una scorta di cibo, a prescindere dal luogo.

Se lo liberassimo ai campi sportivi, torneremmo ogni uno-due giorni a verificare e rifornire.
Ai campi avremmo anche trovato uno spazio aperto recintato con rete, una sorta di deposito di una specie di sanpietrini, con un bell'albero dalla folta chioma: potremmo piazzare la sua scatola legata all'albero o alla rete, in modo da metterla al sicuro da predatori "terricoli".
Certo, se piovesse (come pare possa accadere nel fine settimana) la sua scatola di cartone andrebbe a farsi benedire...

Se invece optassimo per liberarlo sul terrazzo, sarebbe senz'altro piu' facile rifornirlo e tenere sotto controllo la situazione (anche meteo).
Tuttavia, va tenuto presente che, dopo anni di scarsissima presenza di gatti (dovuta ad una derattizzazione fatta in modo criminale), proprio negli ultimi due o tre mesi si sono ricominciati a vedere diversi felini: che fortuna!
Uno si e' stabilito qui sotto casa, nel vicolo che unisce la via dove abbiamo trovato Mecio alla via principale; altri due si sono stabiliti proprio in uno dei giardini qui intorno, ed un altro nel parco cittadino: tutti luoghi che ritenevamo adatti per la liberazione, di cui abbiamo parlato qui. Meno male che abbiamo aspettato!!
Tra l'altro, ultimamente non si vedono piu' passeri sul nostro terrazzo: sicuramente sara' per il gran caldo, pero'...

Insomma, il dilemma rimane.

Un'ultima nota assai curiosa: Mecio si deve essere arrabbiato ieri, quando abbiamo scritto che il suo canto assomiglia piu' a quello del domestico che a quello del mattugia: stamattina sta facendo dei concertini con impostazione da perfetto passer montanus!


-R & M-
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
Avatar utente
sbrocca
Messaggi: 38
Iscritto il: 22 maggio 2012, 23:43

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da sbrocca »

[smilie=041.gif] Mecio e' (tornato) libero! [smilie=041.gif]

Oramai la sua abilita' nel volo era identica a quella degli altri passeri che si vedono in liberta'; si nutriva da solo, spogliando le spighe di panico che gli proponevamo; prediligeva stare in alto, sull'armadio, sul lampadario (!), sui rami che avevamo fissato in giro per la sua stanza-voliera.
Percio' abbiamo aspettato che il gran caldo finisse e che questi ultimi giorni di pioggia rinfrescassero l'aria; dopodiche', decidendo che oggi fosse il giorno giusto, lo abbiamo restituito alla liberta'.

Per il luogo, alla fine abbiamo optato per la zona dei campi sportivi nei cui dintorni abbiamo visto e sentito il maggior numero di passeri, scegliendo un albero della macchia lungo il torrente.
Stamattina all'alba [smilie=015.gif](perche' non si trovasse d'improvviso ad una temperatura eccessivamente alta rispetto a quella di casa, cui era abituato) lo abbiamo portato con tutta la sua scatola-gabbia nel posto prescelto.
Come detto, si tratta di una macchia d'alberi (piu' un filare d'alberi che altro) che costeggia un torrente (piu' un ruscello che altro), in modo che possa avere a disposizione dell'acqua.
Il posto e' abbastanza nascosto ed impervio, si' da escludere che qualche umano ci possa/voglia arrivare; al contempo, subito dietro gli alberi ci sono prati e campi coltivati. Di tutta la zona poi questa macchia e' il posto piu' frequentato dai mattugia (almeno cosi' ci e' sembrato): se ne vedevano e sentivano diversi, oltre a passeri comuni, merli, allodole, verdoni, ecc.
mex1.jpg
mex2.jpg
Qui abbiamo assicurato la scatola ad un albero, affinche' fosse relativamente al sicuro dai predatori (almeno da quelli terricoli), e all'interno gli abbiamo lasciato abbondante misto per canarini, panico sparso e in spighe, un grosso abbeveratoio a colonna.
Alla fine abbiamo messo il nostro amico pennuto nella scatola chiusa, abbiamo aspettato un po' affinche' si ambientasse, poi un "buona fortuna" e... via la rete!
Come ci aspettavamo, e' schizzato via subito: ci piace pensare che non vedesse l'ora di spiccare il volo per godersi quella liberta' che ha per tetto solo l'azzurro del cielo, e che soltanto i volatili - beati loro - possono conoscere appieno.

Dopo che se n'e' andato, con la mia signora ci siamo guardati, ci siamo abbracciati, e ci siamo scoperti entrambi a cercare di trattenere una lacrimuccia che non riusciva ad astenersi dall'uscire: con Mecio e' volato via anche un pezzettino di noi, e non pensavamo che un essere cosi' piccolo potesse occupare tanto spazio nel nostro cuore... :cry:
Ora speriamo che possa superare il primo impatto e socializzare con i suoi consimili; per parte nostra, finche' potremo noi torneremo a ricostituire le scorte di cibo ed acqua, e continueremo ad augurargli buona fortuna con tutto il cuore.

Infine vogliamo ringraziare tutti quelli che, qui ed altrove, ci hanno dato preziosissimi consigli, contribuendo a far si' che - se non altro - Mecio superasse indenne la sua cattivita': siete stati tutti estremamente utili, gentili e schietti, e senza dubbio un gran bel pezzo di questo successo e' anche merito vostro.
Un grazie ed un [smilie=Hi ya!.gif] da

-R & M-
Non sono io che sbaglio, e' la realta' ad essere inesatta
pier lorenzo orione
Messaggi: 19870
Iscritto il: 25 giugno 2009, 15:17

Re: Come accudire un pullus granivoro (passero)

Messaggio da pier lorenzo orione »

speriamo che il suo istinto selvatico lo aiuti a sopravvivere,voi avete fatto tutto quello che era nelle vostre possibilità,ora tocca a lui!
Rispondi