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Circa una settimana fa ho trovato un cardellino caduto dal nido, adesso sta bene e sa volare anche se si fa ancora alimentare con la siringa (pastone).
Vorrei rimetterlo in libertà ma so che al momento morirebbe visto che non saprebbe come nutrirsi fuori. Dovrei aspettare che cominci almeno a beccare il cibo da solo, ma non so bene come insegnarglielo; e anche dopo, come sopravviverebbe fuori?
Insomma, come fare?
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molto difficile reintrodurre in natura un granivoro allevato dall'uomo,una volta svezzato completamente andrebbe posto in una voliera e abituato a nutrirsi di semi delle piante selvatiche che troverebbe in libertà,cosa che normalmente imparano seguendo i genitori nei campi.senza questo apprendimento morirà di certo di fame.
pier lorenzo orione ha scritto: ↑23 giugno 2020, 15:32
molto difficile reintrodurre in natura un granivoro allevato dall'uomo,una volta svezzato completamente andrebbe posto in una voliera e abituato a nutrirsi di semi delle piante selvatiche che troverebbe in libertà,cosa che normalmente imparano seguendo i genitori nei campi.senza questo apprendimento morirà di certo di fame.
Eh, immaginavo. Io non ho la possibilità di una voliera, e anche se l'avessi non potrei insegnargli io al posto dei genitori. E' che proprio mi fa pena vederlo in gabbia, lui è vispissimo e non vuole starci, vorrei liberarlo il prima possibile, ma non posso condannarlo a morire...
Avresti dovuto lasciare il piccolo alle cure dei genitori , non raccoglierlo.
Tutti i pulli impiumati e con 1 cm di coda non andrebbero raccolti perchè hanno lasciato il nido spontaneamente, non sono caduti dal nido e non sono stati abbandonati!!!
È assolutamente normale che i pulli abbandonino il nido quando ancora non sanno volare e mangiare da soli; è previsto così dalla natura, per fare in modo che gli immaturi possano seguire un percorso istruttivo seguendo ed imitando i genitori.
Giampiero ha scritto: ↑23 giugno 2020, 19:53
Avresti dovuto lasciare il piccolo alle cure dei genitori , non raccoglierlo.
Tutti i pulli impiumati e con 1 cm di coda non andrebbero raccolti perchè hanno lasciato il nido spontaneamente, non sono caduti dal nido e non sono stati abbandonati!!!
È assolutamente normale che i pulli abbandonino il nido quando ancora non sanno volare e mangiare da soli; è previsto così dalla natura, per fare in modo che gli immaturi possano seguire un percorso istruttivo seguendo ed imitando i genitori.
L'ho trovato nell'erba fradicio di pioggia, sembrava morto, poi l'ho toccato e ha aperto il becco debolmente... non stava nemmeno in piedi da solo, aveva tutte le piume grigie. Non era il classico giovane che ha tentato il primo volo! E non pigolava nemmeno, ha cominciato a farlo dopo 2 giorni.
So quando è o non è il caso di "salvare" un uccellino, e lui era praticamente quasi morto, e in una brutta zona (prato dove passano persone con cani e un gatto che abita a pochi passi).
Detto ciò, se avessi qualche consiglio in merito alla mia domanda te ne sarei grata.
In quei casi è opportuno raccogliere l'uccellino, rifocillarlo e riportarlo immediatamente dove lo si è trovato.
Purtroppo è impossibile preparare un uccellino all'indipendenza senza disporre di una voliera o di una stanza dedicata.
Hai provato a rivolgerti ad un C.R.A.S.?
Giampiero ha scritto: ↑23 giugno 2020, 20:56
In quei casi è opportuno raccogliere l'uccellino, rifocillarlo e riportarlo immediatamente dove lo si è trovato.
Purtroppo è impossibile preparare un uccellino all'indipendenza senza disporre di una voliera o di una stanza dedicata.
Hai provato a rivolgerti ad un C.R.A.S.?
Era troppo debole per essere rimesso subito lì, non aveva nemmeno la forza per chiamare la madre... e come ho scritto sopra il luogo non era sicuro.
Certo, ho provato a contattare varie associazioni ma nessuna mi ha risposto, alcune staccavano proprio la chiamata
Ho contattato l'ufficio ambiente del mio paese e hanno detto che mi faranno sapere qualcosa, ma non so se proveranno a reintrodurre il cardellino in libertà oppure no.
Capisco.
L'unica cosa che posso suggerirti è di insistere con queste associazioni, facendo loro presente che proponi un cardellino praticamente svezzato; saranno più propensi ad accettarlo.
Intanto, se ne hai la possibilità, offri all'uccellino fasci di erbe prative (crespingo, tarassaco, romice, piantaggine, centocchio e tante altre, in modo che impari ad estrarne i semi e possa riconoscerle una volta in libertà.
In bocca al lupo!