Jolly1971 ha scritto: ... mi potreste dire quali sono i sintomi evidenti che si possono manifestare negli uccelli, grazie
E' causata dallo Sternostoma Trachaecolum, un acaro di colore nerastro appartenente alla classe Arachnida e all'ordine Acarina.
Colpisce molte specie di uccelli : canarini, pappagalli e anche gli esotici, soprattutto i Gould.
Purtroppo i danni che causa all'organismo dei volatili sono molteplici : irrita le mucose e la cute aprendo così la via ai batteri, sottare sostanze nutritive e sangue e occludendo le vie aeree ostacola la respirazione.
La trasmissione può avvenire per contatto diretto attraverso l'imbeccata. Inutile dire che durante la stagione cove non si devono impiegare soggetti ammalati o sospetti.
Altro modo in cui un soggetto può venire infestato è attraverso l'assunzione di acqua o cibi contaminati dalle uova degli acari espulsi dai soggetti infestati con la tosse oppure con le feci.
L'acaro riesce dunque con queste modalità ad entrare nella trachea di un soggetto sano. Si insedia poi anche nei sacchi aerei e nei bronchi, nutrendosi di sangue.
Ovviamente il tempo di evoluzione della malattia varia da soggetto a soggetto, i primi sintomi possono comparire a distanza di alcune settimane dall'infestazione perchè per fare in modo che ci sia difficoltà respiratoria occorre ovviamente che un gran numero di acari infestino il soggetto.
I sintomi più evidenti sono l'appallottolamento del soggetto, respiro a becco aperto, tosse, movimenti battenti della coda in sincrono con la respirazione. Si ha anche l'emissione di muco dalle narici e dal becco. nei casi più gravi l'azione irritante degli acari è così grave che la produzione di muco aumenta in maniera tale da causare la morte del soggetto per asfissia.
Le difficoltà di respirazione si accentuano di sera, è quindi abbastanza facile individuare i soggetti ammalati.
Illuminando la trachea di un soggetto infestato ( una volta scostate le piume !

) mettendo il soggetto tra voi e una fonte luminosa potrete vedere dei punti neri muoversi nella trachea del soggetto.
Appositi esami su feci e secrezioni respiratorie consentono di individuare la presenza di uova dello Sternostoma.
Si può prevenire la malattia osservando norme scrupolose di igiene, è molto importante la disinfestazione dell'ambiente in modo da evitare la dispersione di uova dello Sternostoma, impedendo così la trasmissione del contagio.
Come terapia si usa somministrare dell'Ivomec diluito in glicole propilenico 1:9 = 1 ml di Ivomec e 9 ml di glicole propilenico.
I farmaci vanno prescritti dai veterinari, io non lo sono e pertanto prego chi mi sta leggendo di non tentare terapie fai da te ma di rivolgersi ad un veterinario, meglio se specializzato in patologie aviarie.