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Salve a tutti e grazie a chi mi vorra' aiutare.
Ho un agaponis roseicollis implume in camera calda a 30 °C , lo sto nutrendo con cibo specifico lasciatomi dall'allevatore, lo somministro a circa 35°C.
Ogni quante ore deve mangiare per stare bene e crescere in salute?
La temperatura della camera calda va bene?
(ho usato la funzione" cerca" ma non ho trovato la risposta che cercavo, forse ho sbagliato le parole chiave)
Grazie Laura
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Ciao.
Io non ho esperienza con i pappagalli, ma ho allevato allo stecco un canarino e ti dico che, in linea di massima, dovrebbe ricevere l'imbeccata ogni tre ore anche la notte (io ho fatto così fino ad almeno il 15/16 giorno del piccolo).
I 30 gradi secondo me vanno bene, almeno fino a quando non si è impiumato ed è diventato autosufficiente per quello che riguarda la termoregolazione.
Ok, mi fermo perchè non conosco i tempi di svezzamento di un agaponis roseicollis, comunque secondo me, se segui queste piccole regole, non dovresti avere grossi problemi............ora la parola agli esperti!
Non hai precisato quanti giorni ha il piccolo, dicendo implume penso sia sui 14/15 giorni...prima sarebbe pericoloso.
A me capita spesso di dover intervenire in casi di pica da parte dei genitori (ma generalmente sono più grandicelli) o quando nel nido sono parecchi e il più piccolo stenta a crescere e rischia di morire di fame perchè gli altri lo prevaricano con l'insistenza della richiesta ai genitori o perchè debole, non si fa sentire.....
il numero delle imbeccate è inversamente proporzionale all'età, nella 1° settimana ce ne vogliono 7, fino a scalare fino ai 25 giorni cui ne bastano 4 o in qualche caso anche solo 3.
Il gozzo deve essere colmo , globoso ma non stracolmo, evita di inserire aria dalla siringa che può far fermentare causando micosi,vicino allo svuotamento ogni volta e almeno una volta al giorno (la mattina) completamente vuoto.
Secondo la mia esperienza già a 12 giorni si può saltare la "poppata" della notte, fornendo la prima verso le 6/7 e l'ultima verso le 23...è importante la costanza ma non necessaria la rigidità negli orari (purtroppo abbiamo tutti un lavoro o lo studio....).
La temperatura della formula che da semiliquida diverrà via via più cremosa , va bene quella che hai detto, se la dai fredda la rifiutano, troppo calda li ustioni, il problema è mantenerla calda , io uso uno scaldabiberon per tenere la siringa preparata.
Importante, mai conservare la formula, si deve ripreparare ogni volta.
La camera calda sui 30° gradi ,verso i 30 giorni sono generalemnte impiumati e 20/25° vanno bene, quindi quasi temperatura ambiente...l'importante evitare le correnti d'aria.
Verso i 30/35 giorni si può inserire una spiga di panico ( all'inizio è m eglio lavarla ed asciugarla) e del pastoncino che cominceranno per curiosità a beccare....quindi contemporaneamente diminuire le imbeccate.
Prova ad aggiungere anche qualche fogliolina tenera di cicoria, la mela ancora non la assaggieranno, poi quando il primo lo farà, gli altri seguiranno il suo esempio ( non sarebbero altrimenti pappagalli....)
Verso i 40/45 giorni io passo a 2 pappe e più tardi ad una (per coccole) fino a quando loro rifiutano da soli la siringa.
Mai smettere se la richiedono, perché può darsi che sì, beccano i semini o altro ,ma non si nutrono a sufficienza per cui deperiscono e risultano più soggetti ad ammalarsi......il periodo dello svezzamento è il più delicato.
Altro per adesso non mi viene da dire, se non che l'igiene deve essere scrupolosissima, lavati sempre le mani prima di toccarlo, le siringhe puoi riutilizzarle, ma dopo lavate mettile a bagno in acqua con qualche goccia di amuchina , così come gli altri utensili.
Usa la carta tipo scottex bianca in modo da poter controllare le feci colore e densità....
....per qualsiasi cosa ...siamo qua.
Ciao.
Ivana
io sono un curioso...
coleco chiedervi è possibile allevare roselle comuni allo stecco -???
e poi volevo chiedere ma il pullo lo tirate fuori il nido per sempre o solo per dargli da mangiare e poi lo rimettete da sua madre???? come è composto il pastoncino???
e lo steesso dei canarini???
ma si possono allevare allo stecco anche i canarini???
se si a quanti giorni tirarlo fuori????
devis, allevare allo stecco significa togliere del tutto il pullo ai genitori e occupartene tu e soltanto tu. io sinceramente lo sconsiglio xchè x quanto un uomo si sforzi, non potrà mai crescere un pullo come lo farebbero i veri genitori. detto questo c'è da dire che a volte è necessario, pena la morte del piccolo, x esempio se i genitori smettono di accudirlo, se la covata è numerosa, se un genitore muore ecc...in quel caso dovrai provvedere tu al pullo, ma sarà un grosso impegno! innanzitutto il pastoncino che dici tu va bene SOLO se sono i genitori a provvedere al piccolo, xchè mischieranno anche altre sostanze, semi, verdura eccetera...da solo non è un buon alimento x i pulli, xchè abbastanza carente. quindi dovrai comprare un mangime specifico x pappagalli allevati allo stecco. lo dovrai preparare, cioè scaldare, sciogliere in modo da fare una pappina...e soprattutto darglielo ogni 3 ore, ANCHE di notte...sei preparato a questo??
se il tuo obiettivo è quello di avere un pappo domestico, che gioca, sale sul dito e da poter fare uscire dalla spalla, ti assicuro che ottieni ottimissimi risultati lasciando che se ne occupino i genitori. quando esce dal nido e inizia a imparare a volare, potrai farti conoscere dandogli anche tu a volte da mangiare con la siringa (del semplice pastoncino va bene) e prendendolo in mano. quando sarà svezzato potrai separarlo e tenerlo in una gabbia diversa, dove continuerai ad "addomesticarlo"...non avrà paura di te e sembrerà allevato a mano!!!
cmq questo vale sia x pappagalli che x canarini, tutto può essere addomesticato, col giusto metodo!
devis ha scritto:ma perchè devo dargli da mangiare anche di notte??? se fosse sotto sua mamma mica lo puo cibarer al buio lei??? o sbaglio???
I pappagalli nutrono i loro piccoli anche la notte, fino ad una certa età.
Inoltre l'allevamento a mano richiede una scrupolosità non indifferente (come avete potuto notare da quello che ha scritto Ivana nel post precedente), ed anche una certa manualità, pena problemi di salute, a volte anche molto gravi, al piccolo.
La formula da imbecco per pappagalli è diversa da quella per canarini.
meggy ha scritto:potrai farti conoscere dandogli anche tu a volte da mangiare con la siringa (del semplice pastoncino va bene) e prendendolo in mano.
Il pastoncino per darglielo con la siringa con cosa lo mischio? E se i genitori del piccolo sono molto paurosi non c'è il rischio che lui prenda la stessa strada?
Il pastoncino non è adatto per l'imbecco. La formula da imbecco è l'alimento da dare con la siringa per lo svezzamento a mano di un pullo. Va mescolata con acqua calda fino alla consistenza di uno yogurt, e dato ad una giusta temperatura (36/37°), lentamente, dopo aver fatto uscire l'aria dalla siringa.
Lo so Ottilia che è faticoso e impegnativo, io faccio riprodurre i miei una, max due volte all'anno, in questo periodo e avendo diverse coppie, capita sempre di dover intervenire con qualche aiuto, anche se cerco sempre di usare le balie.....credimi, mi metto in ferie.
Pensa che adesso ho un piccolo in ufficio, la mamma ha avuto un problema al gozzo e oltre ad imbeccarlo poco(non cresceva)ho avuto paura gli potesse trasmettere qualche infezione...... in questo momento non so a chi appoggiarlo e non può stare 9 ore senza essere nutrito.
Con me: formula, termos con acqua calda, riscaldino , scottex ...il tutto dentro un cassetto della mia scrivania................non vedo l'ora di poter passare alle 3 imbeccate e lasciarlo a casa nella camera calda.
Ecco perchè si sconsiglia di prelevarli, non ci si può muovere , nè fare programmi, però personalmente non riesco a non fare il possibile per salvarli, poi , è una soddisfazione enorme!!!
Ciao, Ivana
Cara Ivana, grazie della solidarieta', mi sento meno pazza. Io sono una turnista e per dare da mangiare a questo piccolo, che ho solo in affidamento temporaneo, in quanto non e' mio e non restera' a me, ma aveva bisogno di qualcuno con un minimo di esperienza e passione per sopravvivere, sto facendo i salti mortali e ho coinvolto marito e figli. Non posso purtroppo portarmelo al lavoro, in ospedale non sono ammessi animali e se mi beccassero rischierei il posto
Ps : non so comunque come faro' a separarmene una volta che sara' indipendente.