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Ciao Alessandro quest'anno ho preso tre coppe di cardinalini mutati bruni ,ma questi soggetti appetiscono solo il loro misto spinus ornitalia ,rifiutano ostinatamente la scagliola.Ho provato a mescolarla al 50% col misto spinus ,ma una volta terminati gli altri semi non mangiano la scagliola e se non aggiungo altro misto si impallano e li vedo affamati e sofferenti.Cosi x timore che si stressano devo dare esclusivamente il misto spinus.c'è qualche metodo x abituali a mangiare scagliola?AlessandroB ha scritto: ↑3 gennaio 2020, 10:47 Ciao provo a risponderti per come li allevo io, poi il fattore alimentazione dipende da diversi fattori:
-locale allevamento (interno o esterno)
-temperatura
-dimensione gabbie/voliere.
fatta questa breve premessa parto con la descrizione
-Inverno/mantenimento: misto dedicato tagliato al 50% con scagliola e a parte mangiatoia con 50%di scagliola e 50%perilla,a giorni alterni somministro semi di chia/cicoria/lattuga ( se in coppia come dose 1 linguetta se più soggetti in gabbia metto diverse linguette),2 volte a settimana somministro un pastone morbido commerciale con l aggiunta di un tribiotico in polvere,1 volta a settimana frutta o verdura: mela,broccolo,puntarelle,gambi di carciofo (a seconda di quello che ho a disposizione).
-precova:70% misto dedicato 30% scagliola ( aumento le proporzioni i maniera graduale) sempre a parte scagliola e perilla,somministro sempre a giorni alterni semi di chia o cicoria, il pastone morbido inizio a tagliarlo con il secco(arrivando poi ad usare solo secco) aggiungendo un pizzico Niger ammollato e delle gocce pro30 e inizio a somministralo in piccole dosi a giorni alterni fino ad arrivare a fornirlo tutti giorni,in acqua per 7/10 gg vitamina E (uso il sel e).
-cova/accrescimento: misto invariato,pastone 1 volta a settimana fino alla schiusa,dalla schiusa in poi pastone con perle tutti giorni mi regolo con un cucchiaino da caffè a soggetto (genitori+pulli) rabbocco 2 volte al giorno e a parte mangiatoia con pastone morbido, pezzetto di mela o qualche erba prativa dal 7/8 dei pulli così fino allo svezzamento.
Una volta svezzati continuo a fornire lo stesso misto solo che per il pastone faccio il procedimento inverso dal secco+perle,passerò al solo morbido,in acqua inizierò (ahimé) a somministrare il colorante con aggiunto un protettore epatico,aggiungo anche delle spighe di panico (ottimo come antistress).
Pier ti do tre metodi collaudati per fargli mangiare la scagliola i primi due li puoi provare subito a patto che mangino il pastone può provare a dargliela cotta o meglio germinata asciugata con poco pastone secco,il terzo metodo è secondo me il migliore lo puoi fare questa primavera/estate in un vaso pianta un po di semi di scagliola e gli dai la 'spiga' con i semini prima allo stato immaturo e poi quasi secca (sai anche i novelli nei gabbioni come si divertono a sgranare).Pier hai fatto tutti bruno x bruno?pier lorenzo orione ha scritto: ↑4 gennaio 2020, 10:28Ciao Alessandro quest'anno ho preso tre coppe di cardinalini mutati bruni ,ma questi soggetti appetiscono solo il loro misto spinus ornitalia ,rifiutano ostinatamente la scagliola.Ho provato a mescolarla al 50% col misto spinus ,ma una volta terminati gli altri semi non mangiano la scagliola e se non aggiungo altro misto si impallano e li vedo affamati e sofferenti.Cosi x timore che si stressano devo dare esclusivamente il misto spinus.c'è qualche metodo x abituali a mangiare scagliola?AlessandroB ha scritto: ↑3 gennaio 2020, 10:47 Ciao provo a risponderti per come li allevo io, poi il fattore alimentazione dipende da diversi fattori:
-locale allevamento (interno o esterno)
-temperatura
-dimensione gabbie/voliere.
fatta questa breve premessa parto con la descrizione
-Inverno/mantenimento: misto dedicato tagliato al 50% con scagliola e a parte mangiatoia con 50%di scagliola e 50%perilla,a giorni alterni somministro semi di chia/cicoria/lattuga ( se in coppia come dose 1 linguetta se più soggetti in gabbia metto diverse linguette),2 volte a settimana somministro un pastone morbido commerciale con l aggiunta di un tribiotico in polvere,1 volta a settimana frutta o verdura: mela,broccolo,puntarelle,gambi di carciofo (a seconda di quello che ho a disposizione).
-precova:70% misto dedicato 30% scagliola ( aumento le proporzioni i maniera graduale) sempre a parte scagliola e perilla,somministro sempre a giorni alterni semi di chia o cicoria, il pastone morbido inizio a tagliarlo con il secco(arrivando poi ad usare solo secco) aggiungendo un pizzico Niger ammollato e delle gocce pro30 e inizio a somministralo in piccole dosi a giorni alterni fino ad arrivare a fornirlo tutti giorni,in acqua per 7/10 gg vitamina E (uso il sel e).
-cova/accrescimento: misto invariato,pastone 1 volta a settimana fino alla schiusa,dalla schiusa in poi pastone con perle tutti giorni mi regolo con un cucchiaino da caffè a soggetto (genitori+pulli) rabbocco 2 volte al giorno e a parte mangiatoia con pastone morbido, pezzetto di mela o qualche erba prativa dal 7/8 dei pulli così fino allo svezzamento.
Una volta svezzati continuo a fornire lo stesso misto solo che per il pastone faccio il procedimento inverso dal secco+perle,passerò al solo morbido,in acqua inizierò (ahimé) a somministrare il colorante con aggiunto un protettore epatico,aggiungo anche delle spighe di panico (ottimo come antistress).
Ho constatato negli anni di allevamento che tutte le femmine che gradivano la scagliola si sono sempre rilevate ottime nutrici(poi non so può essere un caso) e si sono quasi azzerati i problemi di pance arrossate e fegato ingrossato.Pastone te lo mangiano?pier lorenzo orione ha scritto: ↑7 gennaio 2020, 10:03 le pance vanno bene e i soggetti appaiono in salute ,certo se non toccano la scagliola le pance tanto gialle non sono ,comunque mangiano la perilla che gli aggiungo per tagliare un pò il misto spinus,speriamo bene.
Fino a 3 anni fa che non facevo mostre partivo dopo la metà di marzo,adesso facendo qualche mostra mi tocca partire ai primi di marzo, adesso quest anno con il nuovo locale di allevamento secondo me anticipano.pier lorenzo orione ha scritto: ↑10 gennaio 2020, 11:35 no no assolutamente ,io parto a primavera inoltrata ,il mio locale è freddo e umido perchè non batte mai il sole,quindi accendo alba tramonto a marzo e parto aprile -maggio e continuo fino ad agosto.non è il massimo ma è cosi che devo fare
Mi trovi perfettamente d accordo,cardinalini,testanera e pettonero si adattano quasi a tutte le condizioni, per i negriti mi hanno detto che sono molto tosti ma non li ho mai avuti,mentre per i dorso nero ne ho avuta una coppia circa 15 anni fa se non ricordo male erano dei columbia e devo dire che sono meno complicati di quel che si pensa anche se una solo coppia non fa testo.pier lorenzo orione ha scritto: ↑11 gennaio 2020, 9:51 gli spinus necessitano di molta luce e temperature sopra i 18 °,ambiente luminoso e soleggiato .poi dipende dalle varie specie ,i cardinalini si adattano abbastanza ,ma altre specie tipo il negrito o il dorsonero spesso anche nelle migliori condizioni saltano la riproduzione.si spera che con l'allevamento in cattività nei prossimi anni anche queste specie riescano ad adattarsi alle nuove condizioni di allevamento.