Quasimodo...

Chiedi aiuto per i nidiacei in difficoltà caduti dal nido.
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Paola e Roberto
Messaggi: 3
Iscritto il: 30 settembre 2009, 18:09

Quasimodo...

Messaggio da Paola e Roberto »

Buon giorno!
Ho bisogno di un consiglio:
Ad Agosto, in Liguria, ho raccolto una giovane passerotta non ancora completamente svezzata che stava finendo nelle fauci di un gatto...
Oggi la passerotta è diventata una giovanotta che mangia (da sola) di tutto, vola perfettamente e gode di ottima salute; insomma anche se è molto imprintata (passa più tempo sulla mia testa che in gabbia) sarebbe pronta a spiccare il grande balzo verso la libertà...
Il problema è che lei è una passerotta italica (stanziale) della Ligurie e io abito a Limone Piemonte dove fa molto più freddo e le temperature possono arrivare anche a -10° (siccome a fine stagione sono tornato a casa e lei non era ancora pronta per esere liberata l'ho dovuta portare con me) anche se adesso abbiamo un inizio di autunno piuttosto favorevole...
Il punto è questo:
Lei è pronta, io (anche se a malinquore) vorrei liberarla, saprei dove farlo in un posto dove ci sono altri passeri e dove potrei anche sistemargli la gabbia in modo che sia riparata dagli agenti atmosferici (lasciandogliela ovviamente aperta e a disposizione) e potrei anche lasciargli delle ciotole con acqua e cibo, insomma sembrerebbero le condizioni ideali per un reinserimento in natura tranne che l'incognita temperature...
Domanda:
I passeri che sono da queste parti sono passeri comuni o sono passeri di montagna (più resistenti alle basse temperature?), non vorrei, dopo tutto l'impegno profuso per salvarla, condannarla a morire di freddo per "ignoranza" e/o leggerezza; qualcuno può aiutarmi dandomi le giuste informazioni?
Ve ne saremmo molto grati, io ma soprattutto Quasimodo (l'ho chiamata così quando ancora non sapevo che fosse una femminuccia...


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rondine
Messaggi: 188
Iscritto il: 10 giugno 2008, 21:23

Re: Quasimodo...

Messaggio da rondine »

Il passero d'Italia è lo stesso in tutta Italia, dalla Sicilia al Trentino, quindi non dovrebbero esserci problemi, l'importante è che la passerotta abbia modo di inserirsi in un gruppo di passeri indigeni che le possano insegnare a cavarsela in questo ambiente.
Il problema casomai è l'imprinting...liberare un passero che ti sta in testa non è una grande mossa secondo me, rischia davvero di non sapersela cavare...non so, io forse rimanderei alla primavera a questo punto e nel frattempo cercherei di inselvatichirla un po' ma non saprei dirti come. Oppure la libererei in un ambiente fortemente antropico, tipo un parco cittadino, dove possa trovare persone bendisposte, briciole e cavarsela anche col suo carattere molto confidente.
Paola e Roberto
Messaggi: 3
Iscritto il: 30 settembre 2009, 18:09

Re: Quasimodo...

Messaggio da Paola e Roberto »

Per prima cosa grazie della risposta!
In effetti quasimodo è molto imprintata (daltronde l'ho svezzata, curata ed "insegnato" a volare che non aveva nemmeno un mese di vita...)
Io sto cercando di prepararla al distacco tenendola fuori, sul balcone, sempre più ore (anche la sera/notte) per abituarla ad essere più autonoma e resistente alle basse temperature (sempre controllando che non faccia troppo freddo di colpo)
In effetti qualche giorno fa (durante un pomeriggio assolato) mi è scappata e facendo un mega volo di almeno 300m è finita nel parco di fronte a casa, oltre il fiume, sembrava molto felice ed a suo agio e riprenderla (nonostante l'imprinting) è stato tutto fuorchè agevole; chiamava e si faceva vedere ma di volarmi in testa e/o sulla spalla manco a parlarne (poi con l'aiuto di un dado mou, per lei irresistibile..)
la situazione è questa:
ci sarebbe un parco (di un hotel) dove spesso si vedono altri passeri, non ci sarebbero problemi per cibo e acqua, gli lascerei a disposizione la gabbia (aperta) al riparo della pioggia/neve e più sta con noi e più difficile sarebbe il suo reinserimento; leggendo il forum mi pare di capire che tutti sono del parere che i passeri non vivono bene la cattività e vanno liberati (senza contare che tenerli sarebbe proibito...) COSA DEVO FARE? Il mio dubbio riguarda le basse temperature ma se mi rassicurate che può reggerle io non mi sento di condannarlo a stare in una gabbia (fossi in lei non lo vorrei..)
Prima di liberarla aspetto ancora le opinioni di chi è più esperto di me, Vi ringrazio anticipatamente anche a nome della passerotta... GRAZIE!
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rondine
Messaggi: 188
Iscritto il: 10 giugno 2008, 21:23

Re: Quasimodo...

Messaggio da rondine »

Un buon compromesso potrebbe proprio essere questo: lasciarla fuori, libera, riducendo al minimo i contatti con lei. Ma lasciarle sempre a disposizione una cassetta nido di legno imbottita di fieno dove ficcarsi se facesse molto freddo e una bella mangiatoia rifornita di semi. Quando ho dovuto liberare una ghiandaia che avevo cresciuto, super imprintata, ho fatto così. Libera ma col paracadute, ovvero cibo e riparo sempre disponibili, casomai servissero :wink: ed è andata bene, Ghianda passa ancora a farsi vedere ogni tanto ma si è fatta la sua vita!
pier lorenzo orione
Messaggi: 19870
Iscritto il: 25 giugno 2009, 15:17

Re: Quasimodo...

Messaggio da pier lorenzo orione »

personalmente non credo che un uccello allevato a mano dall'uomo se la possa cavare cosi facilmente.la vita è già difficile x quelli nati in libertà,tra predatori,intemperie e carestie i piu deboli e meno adatti soccombono sempre .è la legge della natura.comunque vedi tu,se ti sembra che possa adattarsi....
spennacchia
Messaggi: 4
Iscritto il: 8 ottobre 2009, 10:26

Re: Quasimodo...

Messaggio da spennacchia »

pier lorenzo orione ha scritto:personalmente non credo che un uccello allevato a mano dall'uomo se la possa cavare cosi facilmente.la vita è già difficile x quelli nati in libertà,tra predatori,intemperie e carestie i piu deboli e meno adatti soccombono sempre .è la legge della natura.comunque vedi tu,se ti sembra che possa adattarsi....
Sinceramente condivido appieno quanto sostenuto da Pier Lorenzo. Ciò non lo dico per esperieza personale ma per quanto riferitomi da una socia della LIPU (praticamente dove abito è lei la Lipu e quando qualcuno trova un uccellino caduto da un nido o ferito lo portano sempre da lei). Infatti, la medesima mi ha confermato che un conto è trovare un pennuto già adulto, ferito e curarlo per poi rimetterlo in libertà....un altro è svezzare un pullo e poi liberarlo: il 90% delle volte, a quanto sembra, il piccolino non riesce a farcela :x !
Comunque, non voglio "gufare" e soprattutto è bene fare quello che è meglio per il piccolino.
Magari, potresti portarlo in un centro di recupero, dove gli seperti sanno come fare per farlo tornare al suo status di "selvatico" :D :D !!

Rimango in attesa di tue notizie.....
Paola e Roberto
Messaggi: 3
Iscritto il: 30 settembre 2009, 18:09

Re: Quasimodo...

Messaggio da Paola e Roberto »

Decisione presa:
Lo liberiamo a Maggio quando, con la Primavera, arriva il caldo e i richiami della (sua) natura si fanno sentire potenti...
Ovviamente con le modalità e le cautele più volte descritte; nel frattempo crescerà sano e forte (speriamo) con noi.
Un grazie a tutti voi che ci avete aiutato con i vostri, preziosi, consigli...
spennacchia
Messaggi: 4
Iscritto il: 8 ottobre 2009, 10:26

Re: Quasimodo...

Messaggio da spennacchia »

Ottima scelta!!!
Anch'io ho fatto la medesima cosa con un piccolo di stornello trovato quando ancora era implume.
E' stato con noi per tutto l'inverno e poi un giorno di primavera lo abbiamo liberato (dopo un lungo corso per inselvatichirlo :D ): ci ha messo un bel pò prima di spiccare il volo verso la : libertà ma quando ha sentito il richiamo di un gruppo di suoi simili non ha esitato un attimo a raggiungerli.
E' stato bellissimo vederlo volare verso il cielo....ho pianto come una fontana!!
In bocca al lupo a Quasimodo e quando lo libererai facci sapere come è andata :D !!
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