Ciao,
il discorso è un pò complicato, ho letto su un libro di ornitologia che i calcoli sono un pò particolari e ci vorrebbero degli studi approfonditi in merito all'età dei piccoli passeriformi (tasso di mortalità da nidiacei, da immaturi, e da adulti etc.).
Comunque sappi che in genere il periodo più delicato per un uccello è la fase appena successiva alla nascita fino alla prima muta....se non sbaglio matematicamente sopravvive 1 uccello su 2 in totale.
A quel punto la strada inizia ad essere in discesa (o per lo meno in pianura

), perchè come hai detto bene i fattori che possono incidere sono veramente tanti (predatori, difficoltà climatiche, periodiche difficoltà a reperire cibo e altri fattori antropiche come il traffico o l'attività venatoria e via dicendo).
Concludendo se un passeriforme (ti parlo a livello di ordine, entrando nello specifico della specie avrei bisogno di approfondire di più la cosa) supera la prima fase di vita mediamente (matematicamente parlando) mi pare viva circa 1 anno e mezzo/ 2 anni (contando appunto tutte le variabili che possono entrare in gioco) per l'appunto molti si riproducono una volta sola.....poi gli individui migliori o più fortunati (una piccola percentuale) possono arrivare anche a 5-6 anni (con sporadici e rarissimi casi di soggetti che sfiorano la decina in certe specie).
Secondo il sottoscritto questa categoria di uccelli abbastanza longevi può aumentare quando vive in simbiosi con l'uomo, ossia a stretto contatto nei centri urbani, parchi, giardini etc. visto che la reperibilità di cibo è per lo più abbondante e per la praticamente assente presenza di potenziali predatori (lasciando stare le bestiacce domestiche).
Spero la risposta sia stata esaudiente, mi spiace ma è tutto quello che so dirti.
ciao