Forum dedicato all'ornitologia, informazioni utili sull'allevamento e la cura degli uccelli da gabbia e voliera, ma anche info per coloro che amano il birdwatching e la natura
Specializzati in Ornitologia! Visita il nostro negozio online troverai oltre 3000 prodotti per la cura e il benessere degli uccelli. Spedizioni in tutta Europa!
Sabato sera, dopo una tempesta di vento, ho trovato, appollaiato tra le auto del parcheggio condominiale, a poco più di un metro da una strada piuttosto trafficata, un piccolo merlo (l'ho saputo dopo, dal mio negoziante per animali di fiducia). Poco distante c'era un secondo pulcino, proprio sotto l'albero dal quale credo sia caduto, morto. Ho raccolto il piccolo, sistemato in gabbietta e fortunatamente, poichè il mio balcone (quinto piano) è proprio sopra l'albero, già dalla domenica mattina sono arrivati i genitori merli ad accudirlo e nutrirlo. Ho adattato la gabbietta, togliendovi il tetto e aggiungendo un bordo di cartone in alto, sì da consentire a mamma e papà merlo di entrare, ma non al piccolo di uscire saltando. Ma veniamo ai problemi. Il piccolo, piumato ma ancora privo delle penne di coda ed ali, ha l'occhio sinistro malato (ricoperto di una patina biancastra e inizialmente liquida, adesso sembra più una sorta di crosticina) col quale non credo veda. Sto cercando nelle farmacie il Pensulvit ma pare sia introvabile! Inoltre ho notato che, sebbene sia intera, non muove l'ala sinistra (può essere un effetto della caduta dall'albero?). Le domande che vi pongo, e vi prego di aiutarmi vista la vostra esperienza, sono: come posso intervenire sull'occhio? Come capire quando è il momento di liberarlo e come dovrò farlo? Quando dovrò realmente preoccuparmi del fatto che possa riuscire a saltare giù dalla gabbia, considerato che abito al quinto piano (un volo del genere non credo gli lasci speranze se non è ancora pronto) e che in casa con me convive un gatto che da domenica aspetta che il merlo cada giù? Le cure dei genitori devono essere integrate, visto il gran caldo (acqua per esempio...).
Tenete presente che, causa il mio lavoro, il merlo resta solo e tranquillo quasi tutto il giorno, coi balconi rigorosamente chiusi per evitare visite del gatto. Ma temo che uno di questi giorni riesca a saltare fuori...
Per i tuoi acquisti ornitologici affidati ai professionisti! Su Hobby Uccelli Shop trovi solo i migliori prodotti ed accessori per uccelli. Prodotti disponibili in pronta consegna con SPEDIZIONE GRATIS in tutta Italia. Vai al negozio online
Ciao! se puoi posta foto così vediamo che età ha, magari anche una foto dell'ala "malata". Per l'occhio va benissimo il Colbiocin pomata oftalmica, lo dovresti trovare senza problemi.
Ciao!! Oggi pomeriggio ho portato il piccolo dal veterinario che mi ha consigliato il Tobral due volte al giorno, ma non ha saputo dirmi se l'occhio è recuperabile. Speriamo bene!! Per l'ala pare non ci siano problemi, ma non posso pensare di liberarlo prima di un'altra settimana almeno. Adesso la gabbietta è chiusa, poichè ieri pomeriggio il merlo, un pò troppo vivace, è riuscito ad uscire e a saltar giù finendo sul balcone. Per fortuna ero di guardia.... Comunque la mamma, che diventa sempre più spavalda, riesce a nutrirlo anche attraverso le sbarre, anche se con un pò di difficoltà. Per la foto devo attrezzarmi (ho tutto in ufficio), cerco di postarne una per lunedì, o al massimo martedì. Grazie mille per l'aiuto, ciao!
Dopo dieci giorni di antibiotico l'occhio del piccolo non è più completamente bianco, presenta una zona, in basso, più scura ma è palesemente meno sviluppato dell'occhio sano. Inoltre, quando mi trovo nella visuale dell'occhio malato è evidente che non mi vede (non si spaventa, non segue i miei movimenti). Quanti giorni ancora dovrò usare l'uguento? Potrà tornare libero con un occhio cieco? Saprà difendersi dai pericoli? I genitori lo nutrono ancora, ma le visite mi sembrano meno frequenti. Come devo comportarmi?? Grazie di cuore a chi vorrà rispondermi.
Il piccolo merlo non vedrà mai il cielo blu, col suo unico occhio vispo. Stamattina è morto, tra le mie mani. E ancora non posso pensarci.
Ho lasciato le ciliege sul tavolo del balcone, per la sua mamma, se dovesse tornare.