massese ha scritto:... posso pero'affermare cio'che e'evidente,ovvero che l'aumento esponenziale di questa specie e'coincisa con la brusca diminuzione delle specie piu'piccole, ...
Mi dispiace, ma questa rimane una supposizione frutto di poche ed approssimate osservazioni.
massese ha scritto:... Il territorio pero'non e'antropizzato da due giorni, ...
Penso che tu stia sottovalutando la velocita' del cambiamento. E questo e' un campo che conosco bene. Quando si vive la realta' tutti i giorni, da vicino, e' facile non rendersi conto di quanto lo sviluppo dell'ambiente umano sia rapido, ed in continua evoluzione. Se si guarda alla realta' piu' "da lontano", con un approccio di tipo "storico-analitico", si capisce come e' facile sottostimare drasticamente le velocita' dello sviluppo umano. In particolare, alcuni studi dimostrano come lo sviluppo umano raddoppi circa ogni 20 anni. Questo significa che negli ultimi 20 anni, sono stati apportati cambiamenti pari a quelli apportanti nei 40 anni precedenti. Le campagne nei dintorni di molte citta', ad esempio, sono cambiate
radicalmente negli ultimi 10 anni, diventando, in pratica, parte delle citta' stesse, che si espandono sempre piu'.
massese ha scritto:... tu cosa proporresti per regolare il numero di questi animali,che di sicuro arrecano danni?
Nelle zone dove sono troppo numerosi, possono arrecare danni all'agricoltura, ma non agli altri uccelli (se non in minima parte). In ogni caso, per porre un rimedio, le strategie sono molteplici: si potrebbe procedere ad una sterilizzazione di massa, come si e' fatto per i piccioni in molte citta' d'Italia, oppure a delle catture al fine di trasportare gli animali altrove. Ma soprattutto, si dovrebbe evitare di rendere l'ambiente a loro favorevole: ad esempio, le discariche a cielo aperto costituiscono una fonte di cibo inesauribile per tutti gli uccelli spazzini, che pasteggiano allegramente in mezzo ai rifiuti, e che in alcuni casi modificano le loro abitudini da migratorie a stanziali a causa di queste.